Sbarchi fantasma: più di 160 migranti approdati nelle ultime ore

Ad Agrigento questa volta l'approdo è avvenuto nei pressi di un quartiere residenziale: i migranti in strada hanno chiesto informazioni ai passanti sulla stazione ferroviaria

Sbarchi fantasma: più di 160 migranti approdati nelle ultime ore

Non c’è più il caldo afoso dei giorni scorsi, le temperature in alcuni casi sono sotto la media ed anche in Sicilia è quindi ufficialmente arrivato l’autunno; pur tuttavia, il mar Mediterraneo all’orizzonte del colle di Girgenti appare ancora azzurro e calmo e questo ha subito fatto presagire, sul fronte del fenomeno dei cosiddetti ‘sbarchi fantasma’, che anche con la nuova stagione le coste agrigentine avrebbero fatto i conti con gli approdi dei barconi provenienti dalla Tunisia.

Ed in effetti, nelle prime ore del mattino, tra semplici passanti e forze dell’ordine si è subito attivata l’allerta dopo alcuni avvistamenti avvenuti questa volta nel cuore della costa ricadente all’interno del territorio comunale di Agrigento; l’ultimo barcone, in ordine di tempo, è infatti approdato presso la spiaggia di Cannatello: non un arenile isolato o periferico, bensì un tratto a ridosso dell’omonimo quartiere che, tra villette estive e case vacanze, fino a metà di ottobre è densamente popolato.

Non è un caso che sui social è repentinamente scattato il passaparola e lo sbarco, assieme agli attimi immediatamente successivi all’approdo, è stato ripreso e fotografato da diversi cittadini; il barcone, secondo le testimonianze raccolte, avrebbe avuto a bordo almeno cinquanta migranti i quali, subito dopo, hanno attraversato a piedi la spiaggia riversandosi poi sul Lungomare di via Farag, arteria principale del quartiere di Cannatello che congiunge questa porzione di territorio agrigentino con le zone residenziali del Villaggio Mosè e di San Leone, lì dove si concentrano gran parte degli alberghi e dei locali della città dei templi.

In un video postato sui social dall’associazione MareAmico, si notano diversi migranti con zaino in spalla percorrere le vie e le traverse di Cannatello in cerca di un punto dove fermarsi o da dove poter raggiungere il centro cittadino; alcuni di loro sembrano avere anche mogli e figli al seguito ed appaiono forse sorpresi dal fatto che, a differenza di quanto probabilmente loro prospettato, dopo lo sbarco si sono ritrovati all’interno di un quartiere residenziale e non in una contrada isolata come nel caso di gran parte degli approdi avvenuti nella stagione estiva appena passata.

Sul posto sono giunti anche i Carabinieri e la Polizia, ma non tutti i migranti sembrano essere stati fermati; alcuni automobilisti infatti, poche ore dopo lo sbarco, hanno affermato di aver notato alcuni gruppi di migranti lungo la SS 115 e le vie limitrofe al quartiere del Villaggio Mosè mentre erano disposti in fila indiana lungo il ciglio della strada e, inoltre, proprio ai passanti molti di loro si sarebbero rivolti per chiedere indicazioni sulla stazione ferroviaria o sulla rimessa degli autobus più vicina.

Ma quello di Cannatello altro non è che uno dei tanti episodi del genere delle ultime ore, forse il più eclatante perché avvenuto per la prima volta in prossimità di quartieri residenziali e di villette estive ancora abitate; in realtà, la provincia di Agrigento soltanto nelle ultime 24 ore ha registrato diversi sbarchi del genere: nella giornata di venerdì, ad esempio, un barcone con a bordo trenta migranti è stato notato in prossimità della spiaggia de Le Pergole, a circa 20 km da Agrigento, anche se in questo caso Carabinieri e Guardia di Finanza sono riusciti ad intercettare il natante ed a fermare tutti coloro che erano a bordo, i quali sono stati portati nei relativi centri d’identificazione.

A Licata invece, sono addirittura tre gli sbarchi fantasma che hanno interessato le proprie coste: il primo è avvenuto presso la spiaggia di Poggio di Guardia, dove nelle prime ore del mattino è stato notato un barcone abbandonato da poco con, secondo alcune stime, almeno quaranta migranti a bordo scappati subito dopo l’attracco; gli altri due hanno invece interessato il lido ‘La Playa’, con barconi più piccoli ritrovati anche in questo caso senza nessuno al proprio interno anche se, dopo l’arrivo della Guardia Costiera, almeno una ventina di migranti sono stati rintracciati e fermati.

Secondo una prima stima, tra Agrigento, Le Pergole e Licata sarebbero sbarcati almeno 160 migranti, di cui una cinquantina fermati dalle forze dell’ordine mentre degli altri al momento proseguono le ricerche; a questi, bisogna aggiungere, per rimanere in ambito agrigentino, quelli approdati a Lampedusa nella giornata di venerdì: in un primo barcone, intercettato ancor prima di toccare terra, vi erano stipate 24 persone provenienti dalla Tunisia, in un altro invece erano 84 i migranti i quali cercavano di raggiungere a piedi il paese dopo essere sbarcati nella località di Cala Madonna. Tutti i 108 sbarcati nell’isola più grande delle Pelagie, sono stati trasportati all’interno del locale hotspot.

La rotta tunisina appare quindi sempre più problematica e ‘trafficata’: i barconi che partono dalle spiagge del governatorato di Biserta e di Sfax, sono sempre di più e se prima il fenomeno sembrava trascurabile specie

in contrapposizione alla rotta libica, adesso invece i numeri appaiono impietosi e parlano di centinaia di migranti sbarcati (di cui, nella maggior parte dei casi, non si sa poi nulla) soltanto negli ultimi cento giorni.

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