Collier con i tasti bianchi e neri del computer, anelli con le palline del mouse, orecchini con le cuffiette auricolari, bracciali con gli spinotti, ciondoli con lenti di occhiali, lacci con cavi elettrici.
Sono gli Ecotech bijoux by Ludo, in mostra fino all' 11 luglio al Margutta RistorArte , sulla storica strada romana degli artisti.
Li ha creati una giovanissima artigiana-designer, Ludovica Cirillo, che a soli 16 anni ha trovato un modo originale per contrastare lo spreco dell'«usa e getta», scomponendo piccoli strumenti tecnologici e stravolgendone l'uso per creare pezzi unici divertenti e trendy.
All'inaugurazione in via Margutta c'erano centinaia di persone, compresi vip come il grande sarto Roberto Capucci, che ha incoraggiato la piccola creativa a proseguire nel suo lavoro; il maestro dell'alta moda romana Fausto Sarli ,colpito da tanta genuina eccentricità; l'ammirato manager della maison Gattinoni Stefano Dominella; l'estusiasta vicepresidente di AltaRoma Valeria Mangani e poi Maria Rosaria Omaggio e tanti altri personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e degli affari.
«Di questi tempi, dice la giovane Ludovica, che sembra molto più adulta dei suoi anni- penso sia giusto il concetto del riciclo abbinato a quello dell'estetica. Oltre ad essere divertente per me creare gli Ecotech-bijoux, lo è per mie clienti indossarli, perchè sono tanto inusuali. É un modo per salvaguardare anche l'ambiente, dando sfogo alla fantasia».
Il Margutta Ristorarte, da più di 30 anni vegetariano doc e aperto alle più originali esposizioni, si è rivelato uno scenario perfetto per la collezione.
«Il progetto di Ludovica è molto vicino alle nostre idee per la salvaguardia del pianeta - spiega la titolare Tina Vannini-. Queste creazioni sono un modo giocoso per far rivivere oggetti altrimenti destinati allo scarto. E la cosa più bella è che questa proposta arriva da una sedicenne, già molto cosciente dell'unica alternativa che abbiamo per salvare il mondo. Il paradosso che mi ha affascinato è che si utilizza qualcosa destinato ad essere gettato per creare nuove forme di eleganza e di bellezza».
I gioielli, oltre che indossati da modelle, sono esposti su speciali pezzi di manichini: busti, teste, mani, braccia, appesi alle pareti come quadri tridimensionali. Vengono dall'azienda artistico-artigianale Aretevetrina, di Gianluigi Contesini, che da 60 anni lavora per grandi griffe, come Fendi e Valentino e si è specializzata negli arredamenti su misura per boutique.
Uno sguardo ai gioielli by Ludo. La cui collezione è dedicata a Beatrice, un'amica e compagna di scuola prematuramente scomparsa.
C'è il collier Nefertiti, creato con verdi pezzi rettangolari dei congegni del computer al posto dell'oro e delle pietre preziose: ricorda effettivamente gli antichi monili delle sovrane egizie.
Spinotti di varie dimensioni e vari colori creano i cerchi che avvolgono di satelliti il pianeta nella collala Saturno; mentre i tasti bianchi e neri del computer compongono un collier-armatura, che ha richiesto una settimana di lavoro, per il Crazy type.
Molti pezzi nati dall'idea e dalle mani della giovane liceale già sono stati venduti ai visitatori della mostra, compresi i gemelli per uomo nati sempre da tasti del computer.
Ma anche dopo l'esposizione gli Ecotech-bijoux potranno essere acquistati nel negozio di via Fontanella Borghese di Ilaria Venturini Fendi, «Re(f)fuse», tempio del riciclo di tendenza.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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