Schlein fa il comizio al Pride, quattro giornalisti molestati

L'uomo in azione durante il punto stampa della segretaria Pd: «Non è dei nostri». FdI: «E se fosse accaduto da noi?»

Schlein fa il comizio al Pride, quattro giornalisti molestati
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Molestati e palpeggiati nelle parti intime durante il punto stampa della segretaria nazionale del Pd Elly Schlein al Pride Milano. Le vittime sono quattro giornalisti, tre donne e un uomo, presi di mira sabato pomeriggio da un uomo sui quarant'anni. Ha approfittato della «tonnara», per dirla in gergo, ossia degli spazi ristretti e del caos in cui si sono trovati a lavorare i giornalisti per registrare le dichiarazioni di Schlein, per molestare sessualmente i cronisti in via Vittor Pisani. La segretaria regionale Silvia Roggiani e il coordinatore cittadino del Pd Alessandro Capelli hanno verificato che «l'uomo in questione non ha nulla a che fare con il Partito Democratico. Lavoriamo affinchè questa denuncia non finisca nel nulla. Siamo tutti affranti, ancora una volta, per l'ennesimo episodio di violenza». Il Pd «a ogni livello, condanna fermamente l'accaduto ed esprime la più sincera solidarietà ai cronisti. Appresa la notizia, abbiamo contattato i giornalisti coinvolti per esprimere la nostra vicinanza - riferiscono - e per fare luce su questa inaccettabile e vergognosa vicenda. Ci battiamo al fianco di chi denuncia e contro tutte le forme di violenza di genere e molestie sessuali». Solidarietà e vicinanza ai colleghi anche dall'associazione Giornaliste Italiane, «ci auguriamo che le autorità competenti possano fare quanto prima luce sulla vicenda». Oggi dovrebberp scattare le prime denunce.

Solidarietà ai giornalisti, ma anche velate critiche ai dem, da parte di esponenti di Fratelli d'Italia che si domandano quale sarebbe stata la reazione da sinistra se un fatto del genere fosse accaduto a una manifestazione del centrodestra. «Schlein ormai non si perde un Gay Pride - premette l'eurodeputato FdI Carlo Fidanza -. A Milano, mentre lei cantava, ballava e intratteneva la stampa invocando quella legge contro l'omotransfobia che in dieci anni di governo non hanno mai fatto, quattro giornalisti subivano pesanti molestie da un soggetto non meglio identificato. Potremmo facilmente strumentalizzare ma non lo faremo, ci limitiamo ad esprimere solidarietà ai giornalisti molestati e a chiederci cosa sarebbe accaduto se la stessa cosa fosse avvenuta a una manifestazione di destra. Chiedo per un amic*». Il vicecapogruppo FdI alla Camera Augusta Montaruli sottolinea che è «una violenza ancora più deprecabile poiché avvenuta durante il punto stampa del segretario Pd Schlein coi giornalisti presenti. Non è possibile che un evento come questo, nato proprio con l'obiettivo di celebrare l'accettazione sociale delle persone, venga macchiato da dolorosi episodi di prevaricazione sessuale. Auspichiamo che i dirigenti Pd facciano chiarezza e venga trovato il responsabile». Al Pride, aggiunge anche la deputata FdI Grazia Di Maggio, «si parla di diritti, si inneggia alla libertà di tutti. Mi chiedo come sia stato possibile lasciare spazio a molestie». Il deputato FdI Riccardo De Corato sottolinea: «Nessuna condanna dalle associazioni Lgbt. Durante il Pride insulti anche al Papa e al premier Meloni».

Il comitato di redazione di «Fanpage» esprime solidarietà a una videoreporter coinvolta

e esorta «le autorità a fare luce su questo grave episodio e a individuare il responsabile. Troppo spesso in questi contesti di calca accadono episodi simili, a prescindere dall'organizzazione e tipologia dell'evento». I

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