Schumi, sempre più Schumi. Il ritorno sta diventando un tam tam insistente, assordante per la portata della notizia e del fatto. Lo aveva detto Ecclestone: «Non sono più soltanto voci». Lo avvalora la Mercedes. Prosegue l'assedio della casa tedesca a Michael Schumacher, nella speranza di convincere il quasi quarantunenne pilota a tornare in Formula 1 dopo il ritiro nel 2006. La Mercedes, che ha preso il controllo del team Brawn Gp, laureato lo scorso Mondiale campione costruttori e piloti con l'inglese Jenson Button, passato ora alla MCLaren, ha da tempo annunciato l'ingaggio di Nico Rosberg dalla Williams, ma non ha ancora sciolto il mistero attorno al nome della seconda guida, con Nick Heidfeld tenuto in stand-by.
La speranza dell'amministratore delegato Nick Fry è di riportare in pista il sette volte campione del mondo. «Sarebbe molto interessante per la Formula 1, come lo sarebbe anche avere alla guida un altro iridato del passato», ha detto Fry. «Si può essere competitivi anche a 40 o 41anni? In altri sport altri atleti hanno dimostrato di poterlo essere a quell'età». Impossibile però per Fry parlare direttamente di Schumi: «Che sia lui, o che siano Jacques Villeneuve o Mika Hakkinen, è irrilevante».
Il quotidiano spagnolo AS sostiene che Schumi ha preso per riflettere e che dopo Natale comunicherà la decisione. «Potremmo annunciare il secondo pilota prima di Natale, ma molto più probabilmente a gennaio», ha detto Fry.
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