Eh no, questa no. Dunque. Ormai sappiamo che la Cina è il vero e proprio concorrente degli Stati Uniti nella Space Economy (e un po’ su tutto il resto, dalla robotica alle auto elettriche), ma Chang’e-7 (si chiamano tutte così le missioni lunari cinesi, Chang’e-1, Chang’e-2, eccetera), che farà sventolare la bandiera cinese sulla Luna no, no, no. La bandiera che “sventola” sulla Luna per me è quella americana che piantorono il 20 luglio del 1969 Neil Armstrong e Edwin E. “Buzz” Aldrin. Era di nylon, e a causa dell’assenza di atmosfera la stoffa era tenuta su da un’asta, ora pare che sia diventata bianca a causa dei raggi cosmici e solari, ma poco cambia.
Invece che fanno i cinesi? Hanno studiato una bandiera che sventolerà davvero senza vento grazie alle interazioni elettromagnetiche, con un circuito chiuso all’interno del tessuto della bandiera che creerà campi magnetici in grado di creare movimenti ondeggianti. Il bello è che dichiarano che questo progetto lo avrebbero realizzato dei bambini delle scuole elementari di Changsha (ci crediamo? Facciamo finta di sì, tanto non è questo il punto).
Per cui l’anno prossimo manderanno un razzo, atterrerà un lander, e tirerà fuori la bandiera cinese che si attiverà per sventolare, tutto automatizzato. Mi spiace ma non vale, anche perché se valesse Marte sarebbe già piena di bandiere americane. Volete piantare la vostra bandiera sulla Luna? Dovete andarci in carne e ossa e tuta spaziale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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