Il primo lancio del razzo New Glenn, dell’azienda Blue Origin di Jeff Bezos, non è andato benissimo, in quanto il booster non è rientrato come previsto. Non che sia una novità: Elon Musk, all’epoca della fondazione di Space X, si giocò tutti i soldi per arrivare all’obiettivo del rientro dei booster per renderli riutilizzabili, riportando la NASA nello spazio (prima gli americani dovevano rivolgersi ai russi per andare sulla Stazione Spaziale Internazionale).
Space X è almeno dieci anni avanti rispetto a Blue Origin, e l’obiettivo di Bezos non è neppure lontano da quello di Musk: anche lui vuole mandare satelliti in orbita per le telecomunicazioni, cosa che però Musk ha già fatto: Starlink conta già seimila satelliti. Ci metterà un po’, e dovrà avere poi l’approvazione da parte della first National Security Space Launch (che spiega anche le sue donazioni a Donald Trump). In ogni caso prima o poi ce la farà, non gli mancano certo i mezzi, e direi anche che la concorrenza non fa mai male.
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