Se pensate a Saturno la prima cosa che vi viene in mente sono i suoi anelli. Ma sugli anelli di Saturno c’è una diatriba scientifica, ossia: quanti anni hanno? Nel 2004 le analisi della sonda Cassini li trovarono molto luminosi e “puliti”, concludendo che non dovessero avere più di quattrocento milioni di anni, quindi una formazione molto recente. Difficile però immaginarsi Saturno senza anelli e un nuovo studio potrebbe confutare questa teoria.
È infatti uscito uno studio sulla rivista Nature Geoscience, condotto dagli scienziati dell’Earth-Life Science di Tokyo guidati da Ryuki Hyodo. Secondo questo studio gli anelli di Saturno avrebbero addirittura quattro miliardi e mezzo di anni, praticamente quasi l’età stessa del pianeta. La ragione per cui gli anelli appaiono così “puliti”, facendo pensare che abbiano una formazione recente, viene smontata attraverso delle simulazioni al computer molto sofisticate. Le collisioni tra micrometeoriti e particelle di anelli ghiacchiati vaporizzano i primi, il vapore si espande, si raffredda, si condensa nel campo magnetico del pianeta, forma particelle e ioni carichi, e una piccola quantità sfugge all’atmosfera depositandosi sugli anelli. Ecco perché appaiono così “puliti”, non perché recenti (idem, quindi, per Urano e Nettuno).
A proposito aggiungo una cosa poco conosciuta dal pubblico non specialistico: in uno studio pubblicato su Earth and Planetary Science Letters, anche la Terra avrebbe avuto gli anelli, circa 466 milioni di anni fa.
Si sarebbero generati a causa di una grossa collisione con un pianeta nano che quattro miliardi e mezzo di anni fa, colpì la Terra portandone via una parte che dette origine alla Luna. Peccato non averli ancora, gli anelli, come pianeta ci avrebbero aggiunto un fascino saturniano, però forse sarebbero stati un problema per i satelliti e un ingombro per i viaggi spaziali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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