La scure di Marchionne su Sgs: salta il numero due

Ginevra. Titoli Sgs in forte accelerazione ieri alla Borsa di Zurigo (più 5,37% a 1.315 franchi svizzeri) dopo l’annuncio a sorpresa delle dimissioni dell’amministratore delegato Dan Kerpelman, sostituito da Chris Kirk. Concluso il risanamento della Fiat, la scure di Sergio Marchionne si è ora abbattuta sulla società elvetica leader mondiale nella certificazione e nell’ispezione di cui il top manager è diventato presidente lo scorso marzo. I titoli Sgs hanno preso il volo in quanto la nomina di Kirk ha ravvivato la strategia di possibili acquisizioni, ma non prima dei prossimi sei mesi. Secondo alcuni osservatori Kerpelman era «freddo» rispetto a questo progetto, sostenuto invece da Marchionne che, prima di essere chiamato alla presidenza ha guidato come amministratore delegato, carica lasciata all’indomani della nomina ai vertici Fiat, la società con sede a Ginevra. Kerpelman, italoamericano di 47 anni, è rimasto in carica meno di venti mesi. Il suo successore, Kirk, lavora alla Sgs da 25 anni. Marchionne ha definito Kirk «un uomo chiave di Sgs negli ultimi 4 anni» e ha aggiunto che lo stesso Kirk e la sua squadra «sono totalmente impegnati nel realizzare gli obiettivi del 2008» del gruppo, pari a un fatturato di 5 miliardi di franchi svizzeri (3,14 miliardi di euro) e un margine operativo del 17%.

Kirk manterrà la guida del suo precedente incarico, la divisione Minerals & environmental services, finché non sarà trovato un sostituto. Un analista di un’importante banca svizzera ha definito l’uscita di Kerpelman «un’assoluta sorpresa» e ha detto di essere a conoscenza di voci su contrasti strategici a livello di consiglio d’amministrazione.

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