Se la città diventa un poema a fumetti

Libri, albi, edizioni rare, disegni d’autore, ingrandimenti, tavole inedite e copertine originali. Per tre giorni le nuvole parlanti invaderanno Milano con «Cartoomics», il salone del fumetto, dell’animazione e dei games in programma a Fieramilanocity dal 26 al 28 marzo. Un appuntamento tra i più attesi da collezionisti e appassionati (lo scorso anno sono stati superati i 25mila visitatori) il cui valore aggiunto, oltre alla varietà e all’alto livello delle proposte, è la capacità di coniugare gli interessi commerciali con l’approfondimento culturale, gli incontri con gli autori e i grandi maestri del fumetto, le anteprime di libri, le mostre personali e le retrospettive tematiche.
Una delle novità di questa diciassettesima edizione, diretta da Robert De Moncuit, è per esempio la sezione «Le città nel fumetto» a cura della Fondazione Franco Fossati, che punta i riflettori su un elemento centrale della narrazione, che tuttavia il più delle volte rimane sullo sfondo: la città. La mostra, attraverso albi, copertine, tavole originali e manifesti, traccia un percorso immaginario tra le metropoli di carta: quelle «reali» come Milano, New York, Parigi o Tokyo, e quelle fantastiche come le disneyane Topolinia e Paperopoli, la cupa Gotham City di Batman o la moderna Clerville di Diabolik. Un viaggio che vede contrapporsi le atmosfere veneziane di Dino Battaglia alla Manhattan neorealista di Will Eisner, fino alla veduta surreale di Roma visitata dall’Asterix di Goscinny e Uderzo. Non poteva mancare un omaggio a Milano, sfondo di centinaia di nuvole parlanti che trovano un precedente illustre nel «Poema a fumetti» di Buzzati. Il capoluogo lombardo è qui rappresentato da autori come Grazia Nidasio, Guido Crepax, Leone Cimpellin, Egidio Gherlizza, Sergio Toppi, senza dimenticare il detective Martin Mystère in una Milano fin-de-siècle, né la curiosa tavola di «Paperino Pendolare» di Marco Rota, che rappresenta la stazione di Paperopoli con un chiaro riferimento alla Centrale di Milano. Da segnalare anche la recente ricostruzione della strage di piazza Fontana per le edizioni Becco Giallo: un focus su quel tragico episodio messo a confronto con un’altra pubblicazione a fumetti sullo stesso tema, ma realizzata trent’anni prima. Si tratta dello splendido reportage «Un fascio di bombe», la prima graphic novel ante litteram sulla strategia della tensione, disegnata da Milo Manara sui testi di Alfredo Castelli e Mario Gomboli. L’opera, a 35 anni dalla sua pubblicazione, sarà presentata in anteprima sabato nella nuova edizione di QPress. E sempre sabato, alle 17.30, la libreria Little Nemo metterà all’incanto 19 tempere originali di Karel Thole, realizzate tra il ‘65 e l’81 per le copertine della collana Mondadori «Urania». Il ricavato andrà in beneficenza a «Medici senza frontiere».
Per gli amanti dell’azione e del noir, il Cerchio Giallo presenta quest’anno la mostra «Il grande gioco» a cura di Riccardo Mazzoni, che ci conduce alla scoperta della «via italiana» alla spy story attraverso copertine, libri, albi, tavole originali, trailer e manifesti. La collaborazione con Stefano Di Marino, Andrea Carlo Cappi e tutte le migliori firme italiane della collana Mondadori «Segretissimo» (la prima testata italiana di spionaggio), ha permesso di individuare 50 personaggi della letteratura, del fumetto, del cinema e dei cartoon, inventati o reinterpretati dai più grandi disegnatori italiani (spesso sotto pseudonimo). Gli autori, inoltre, sono stati chiamati a compilare una scheda biografica (che sarà affiancata a ciascun personaggio) in cui ricostruiscono la storia del «proprio» eroe o di quello che più li ha ispirati. Saranno esposte le copertine originali di «Segretissimo» di Carlo Jacono, confrontate con quelle attuali a firma di Victor Togliani (vincitore, tra l’altro, della nuova edizione del premio «Carlo Jacono» per l’illustrazione) e le tavole originali di «Lo sconosciuto», «Alan Ford» e «Dennis Cobb». Accanto a rare edizione di libri e albi, sarà esposta in anteprima la trasposizione a fumetti della saga «Montecristo» di Stefano Di Marino, le tavole della graphic novel rivelazione del 2009 «U.W.S.» di Sarasso e Rudoni, le tavole della trasposizione animata di Giuseppe Laganà del romanzo «Kim» di Kipling (dal quale è tratto il titolo della mostra), fino a quelle della serie cartoon «Carnaby Street».

Non potevano mancare la famme fatale Modesty Blaise, il papero-agente segreto DoubleDuck, né i protagonisti di spy movie anni ’60 (primo fra tutti, James Bond) e tutti i nuovi eroi del XXI secolo. Chiude la manifestazione il tradizionale appuntamento con «Erotica», che quest’anno ospiterà la prima personale italiana di Nik Guerra e della sua sexy-eroina Magenta.

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