Se le conosci le eviti. Le città più fetide del mondo quasi tutte nell'ex Urss

Tra i primi dieci luoghi più inquinati del globo cinque appartengono all'ex cortina di ferro. E due stanno in Cina...

Se le conosci le eviti. Le città più fetide del mondo quasi tutte nell'ex Urss

Ognuno ha le sue città preferite. Per la Cnn è Nuova Delhi, la capitale dell'India, per l'Huffington Post è Ludhiana, sempre in India ma nel Punjab, per il Guinness Book of World Records è invece Dzerzhinsk in Russia. Preferite perchè orribili, praticamente l'inferno in terra, invivibili ma vissute quotidinamente da milioni di persone. Almeno finchè dura e, secondo le statistiche, non dura mai moltissimo. Posti sconosciuti, Chernobyl a parte, dai nomi a volte impronunciabili e dall'esistenza incompensibile. Ne abbiamo radunate dieci tra le più fetenti del momento e tra le più gettonate dai siti green. Sporche, inquinate, assassine. Se le conosci le eviti. A partire dalla più celebre.
Chernobyl, Ucraina.
La madre di tutte le schifezze a ventinove anni dal disastro è ancora un serial killer, una delle aree più a rischio del pianeta. Persino i robot rischiano la vita nei dintorni del reattore. Una nuova colata di cemento dovrebbe metterci al sicuro, ma solo per i prossimi cento anni. Dormite tranquilli...
Sumgait, Azerbaijan
Affacciata sul Mar Caspio ha la più alta concentrazione di metalli pesanti e residui chimici. Qui le probabilità di ammalarsi di cancro aumentano fino al 51% rispetto al resto del Paese. Per il Blacksmith Institute nel periodo di massima attività degli impianti furono rilasciate nell'atmosfera fino a 100 mila tonnellate di sostanze tossiche all'anno. Il fumo nuoce gravemente alla salute.
Dzerzhinsk, Russia
L'ex Unione Sovietica continua a fare stragi come ai tempi dei gulag. In questa patria dell'industria chimica e dei veleni militari i rifiuti tossici sono riusciti a ridurre drasticamente l'aspettativa di vita media a 45 anni. Da noi in Occidente la stessa media supera i 75 anni. La vita è bella.
Kabwe, Zambia
Qui, misera e remota provincia dell'impero britannico nell'Africa australe, a pagare non sono gli adulti che non diventano anziani, ma i bambini che non nascono sani. La massiccia presenza di metalli pesanti, cadmio, zinco, rame e piombo, è stata messa in relazione con l'aumento delle nascite di bambini con gravi danni cerebrali.
La Oroya, Perù
Qui i 35mila abitanti della città mineraria aggrappata a 4.000 metri d'altezza sulle Ande peruviane si trovano a fare i conti con i danni provocati dall'estrazione di piombo, zinco e rame. La contaminazione arriva anche ai villaggi lontani, trasportata per chilometri dai forti venti di montagna. Inutile fuggire.
Linfen, Cina
L'aria è soffocante per la presenza di polveri inquinanti di carbone presenti giorno e notte e che si infilano dappertutto. Ma non è tutto: nell'acqua di Linfen, città mineraria, si segnala persino la presenza di arsenico. Assenti invece i vecchi merletti.
Norilsk, Russia
Il fatto di essere in prossimità del Circolo polare artico non le risparmia problemi di smog riscontrabili perfino a 60 km di distanza dalla città. In un solo anno sono state rilasciate più di 2 milioni di sostanze tossiche. Brivido gelido.
Sukinda, India
Nonostante l'allarme inquinamento, l'acqua è completamente contaminata, la cosiddetta «valle della cromite», il minerale dal quale si estrae il cromo raduna il 97% dei giacimenti di cromite di tutta l'India e le cave minerarie a cielo aperto più grandi del mondo.
Tianying, Cina
La concentrazione di piombo nell'aria qui, sperduto paesino nella provincia cinese dell'Anhui, arriva a essere dieci volte superiore rispetto al livello limite per la salute. L'hanno trovata persino nel sangue di chi abita lì.


Mailuu Suu, Kirghizistan
L'assassino è l'uranio, miniere e discariche che inquinano il fiume, vita e morte di chi abita il posto, povero e disperato. Per non farsi mancare niente la regione è anche a rischio sismico.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica