''Se le donne musulmane non possono portare il velo allora quelle cristiane non possono portare il crocefisso''. E' questo, in sintesi, il pensiero del docente universitario Ahmed Karima, professore dell'Università sunnita dl al-Azhar, nella sua campagna per la difesa del velo integrale: il niqab. Una posizione che è stata riportata dai media egiziani e che non è stata scevra di polemiche.
Ora nel Paese nord africano sta svolgendosi infatti una battaglia politica per l'abolizione del velo integrale e questo ha portato al divieto di indossare il niqab negli ospedali pubblici. Ma non tutti apprezzano questa decisione, come appunto ha dimostrato il professore cairota esperto di legge islamica che ha definito le mobilitazioni anti velo degli attacchi alle tradizioni islamiche e tentativi di diffondere teorie secolariste nel Paese.
E' per questo quindi che il professore di Sharia ha detto che togliere il velo a una donna islamica corrisponde a togliere il crocefisso a una donna cristiana e quindi se diviene obbligatorio per le fedeli musulmane non poter più indossare il niqab anche le credenti cristiane non devono più portare collanine o immagini con rappresentato il crocefisso.
Inoltre
Ahmed Karima ha anche attaccato il governo Al Sisi dicendo che il ''rinnovamento religioso'' osteggiato spesso dall'esecutivo del Cairo non può permettersi di intaccare la Sharia perchè l'Egitto è un ''Paese musulmano''.
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