Seduce e ricatta il pensionato: in manette

Soldi in cambio del silenzio. Quando la prendono trovano un latitante nascosto in casa sua

Credeva fosse amore, come nel film di Troisi, ma non lo era. E neppure un «calesse», bensì un banalissimo ricatto. Così un pensionato di 60 anni ha dovuto ricorrere ai carabinieri per placare la bramosia dell’ex amante, che gli stava spillando tutti i risparmi. La vicenda inizia un anno fa quando Assunta Lascaro, 39 anni, riesce ad agganciare un ex dipendente dell’Atm, sposato con figli. Tra i due nasce una storia che l’uomo decide dopo qualche mese di troncare.
Ma qui scatta l’attrazione fatale, assai più prosaica di quella che prese Glenn Close per Michael Douglas. Infatti la donna non chiede di lasciare la moglie, ma di pagare il suo silenzio. L’uomo le consegna 3mila euro poi all’ennesima richiesta va dai carabinieri della stazione Barona e racconta tutto al maresciallo. Il comandante lo manda all'appuntamento con la ricattatrice, fissato in via Tobagi presso un’edicola, poi apposta i suoi uomini.
All’arrivo della donna scattano le manette. La prima sorpresa è che la ricattatrice è una pregiudicata per traffico di stupefacente. La seconda che era accompagnata, su un’auto rubata, da un trentenne figlio di un ricercato sempre per storie di droga.

La terza che il latitante, Luigi Tiano 50 anni di Cerignola, si nascondeva proprio a casa della donna in via Quarti 41. Non resta che «chiudere il cerchio» e arrestare anche il convivente della donna, Catello Barbato, 44 anni di Napoli. Anch’egli, manco a dirlo, pregiudicato, ma per reati contro il patrimonio.

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