«Non ti permetteremo di distruggere 103 anni di storia, Tonellotto vattene». Questo il tono dei volantini e dei cori cantati dai tifosi della Sanremese Calcio nei confronti del patron della società biancoazzurra. Al centro della contestazione c'è proprio Flaviano Tonellotto, vulcanico ex presidente della Triestina, approdato a Sanremo durante l'estate dopo l'addio di Giulio Pianese. Negli ultimi giorni la polemica ha assunto toni di tale gravità che ha portato alle dimissioni del presidente Gianni Gullo, all'esonero dell'allenatore Roberto Biffi e addirittura all'abbandono della squadra da parte di quasi la totalità dei giocatori. Una Sanremese che quindi è in questo momento a pezzi, con un quadro dirigenziale da ricostruire, una formazione costituita quasi esclusivamente dai ragazzi della juniores e con i tifosi che hanno invitato gli sportivi a disertare lo stadio. «Invitiamo tutti coloro che amano la Sanremese a non andare più allo stadio fino a quando ci sarà Tonellotto» ha detto Danilo Bonfanti, uno dei capi ultras storici della Sanremese.
Tra i più delusi ci sono gli stessi giocatori che non hanno mai percepito, nonostante le continue promesse, lo stipendio, o meglio i rimborsi spese come si chiamano nelle categorie dilettantistiche. «Tonellotto non ha adempiuto ai suoi doveri - ha detto l'ormai ex capitano Silvio Cassaro - per i calciatori, che devono anche vivere e mangiare, non c'era altra alternativa che andare via seppur a malincuore». Cassaro e gli altri giocatori della squadra si sono così accasati altrove, non credendo più alle continue promesse di "pagherò" fatte dal patron. L'ultimo evento si è vissuto all'interno degli spogliatoi dello stadio di corso Mazzini dove giocatori e tifosi insieme hanno intonato cori contro la proprietà «Voi non siete la Sanremese». «È dall'inizio di agosto che promettono in continuazione - ha aggiunto il bomber Marco Prunecchi una delle bandiere di questa formazione - ma non hanno mai mantenuto nulla». I giocatori si erano detti disposti a rimanere a Sanremo se Tonellotto, nell'ultimo faccia a faccia, si fosse presentato con i soldi in mano e non con una nuova promessa, cosa che invece è avvenuta.
«Voglio rimanere Sanremo e adesso, dopo quello che è successo, ne sono ancora più convinto - ha replicato lo stesso Tonellotto che poi parte al contrattacco - il calcio ha bisogno di un po' di pulizia, non si può andare avanti». Con una squadra senza giocatori bisognerà ora nominare un nuovo presidente visto che Tonellotto, a causa di una condanna ancora pendente, non può assumere incarichi simili fino al prossimo anno.
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