Sequestrati in Pakistan, ora i talebani rivelano: "Sono in mano nostra"

I due sono stati rapiti a Multan lo scorso 19 gennaio. Uno è un italiano, il 38enne Giovanni Lo Porto. I talebani: "Stanno bene"

Sequestrati in Pakistan, ora i talebani rivelano: "Sono in mano nostra"

I due cooperanti stranieri rapiti un mese fa a Multan stanno bene. Sono nelle mani dei talebani. "I due sono in buone condizioni - ha assicurato un comandante militare talebano - e sono trattenuti in una zona lungo il confine tra il Pakistan e l’Afghanistan". Tra i due cooperanti rapiti il 19 gennaio scorso c'è anche un italiano, il 38enne Giovanni Lo Porto.

"I due cooperanti delle Ong, che sono stati rapiti circa un mese fa a Multan, sono nelle nostre mani. Non abbiamo ancora fatto richieste. Sono in buone condizioni di salute", ha detto il comandante talebano all'agenzia Reuters.

I due cooperanti sono ostaggio del "Tehrik-e-Taliban Pakistan" (Ttp), il principale gruppo talebano operante in Pakistan. Il 19 gennaio scorso Giovanni Lo Porto, 38enne cooperante della ong tedesca Welt Hunger Hilfe ("Aiuto alla fame nel mondo", ndr), è stato sequestrato insieme ad un compagno (leggi l'articolo).

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