La Stagione concertistica 2013/2014 delle «Serate Musicali» ribattezzata dagli organizzatori «Pro veritate», offre in 40 concerti in abbonamento più alcuni straordinari, una ricca panoramica dei più famosi interpreti di musica classica attualmente in attività, che non ha eguali in nessun altra città italiana.
Infatti, nonostante i tempi sempre più difficili, le «Serate Musicali» continuano a perseguire l'obiettivo di detenere il primato della musica da camera nel nostro Paese costruito in oltre trent'anni di attività, sostenendo contemporaneamente quegli artisti, giovani o meno giovani, che considerano «talenti veri», indipendentemente dal successo commerciale.
E come è noto, molti artisti, presentati per la prima volta in Italia da Serate Musicali, che ne ha fatto degli «amici», sono ora ospiti di alcune tra le più importanti istituzioni musicali del nostro Paese.
Ne abbiamo parlato con il Maestro Giovanni «Hans» Fazzari, presidente delle «Serate».
«Serate» o «Serate Musicali»: cioè la sigla più controcorrente in Italia?
«No. Nel mondo. Sotto questa luce, di speranza e di disperazione è una ricerca Pro Veritate...».
E la stagione prosegue: anche dopo lo stellare, il senza precedenti Concerto-Prima-Volta in Italia del duo Martha Argerich/Gidon Kremer, che ci ha tutti commossi?
«Chi si ferma è perduto! Per Kremer-Argerich, abbiamo mobilitato il Genio è donna, Dante, Beatrice, l'Universo femminile e - quasi - l'essere un preludio all'Expo di Diana Bracco! Kremer tornerà nella Stagione, con Leonidas Kavakos, con Pinchas Zukerman, con Steven Isserlis, con Uto Ughi, Salvatore Accardo, con Ilya Gringolts , con Bashmet, con Gutman, ecc.».
Il vostro Gotha del pianoforte?
«Vuol sapere una cosa? Abbiamo scoperto più nuovi Horowitz di Liszt a Weimar! Ne cito uno solo: Piotr Anderszewski! Le Serate si chiamano Pro Veritate, dunque: Virsaladze, Sudbin, Kempf, Zayas, Sa Chen; scoperti, difesi, adottati! Poi i nomi universali (che speriamo difendano noi!): Argerich, Schiff, Lonquich Lortie, Hewitt, ecc.».
Lei muove le acque con le orchestre?
«Sì. Un minimo di 14. Ma saranno di più. Non dimentichiamo i due Concerti di Chopin (con Enrico Pompili nostro), una maratona di Concerti (con Roberto Cappello nostro), il I e il II di Beethoven con Elisso Virsaladze (nostra!) ecc.».
Cos'è la Verità?
«Sempre lo stesso. Come il genio, che quando appare li ha tutti contro».
Nulla si crea, nulla si distrugge?
«Poco si crea, molto si distrugge».
Speranze?
«È Lei che intervista, la speranza».
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