Dove Nessuno Guarda – Il caso Elisa Claps, la docuserie Sky Original al debutto questa sera, 13 novembre, e domani su Sky TG24, Sky Crime e in streaming su NOW, è un’inchiesta giornalistica imperdibile per ciò che è in grado di suscitare nello spettatore, vale a dire lo sconcerto e la rabbia per quanto di ancora oscuro, a trent’anni di distanza, resti sulla uccisione della sedicenne Elisa Claps. La giovane studentessa scomparve la mattina del 12 settembre 1993 e il suo corpo venne ritrovato solo nel marzo del 2010, ormai mummificato, nel sottotetto di una chiesa di Potenza.
Il ritrovato interesse per la pluridecennale pagina di cronaca nera si deve al recente successo del podcast omonimo della serie, uscito pochi mesi fa. Grazie a quello, il grande pubblico ha potuto ricordare o constatare per la prima volta (nel caso delle nuove generazioni) come un giallo che si sarebbe potuto chiudere dopo pochi giorni, sia rimasto aperto per più di diciassette anni a causa di sviste inaccettabili, permettendo al killer di uccidere ancora.
A contribuire all’eccellenza di “Dove Nessuno Guarda – Il caso Elisa Claps”, l’enorme lavoro di ricerca, il racconto dei protagonisti, le informazioni dirette sui fatti, il materiale video e documenti processuali mai diffusi prima (benché accessibili da sempre).
Il podcast e la docuserie sono stati pensati fin dall’origine come due prodotti complementari, ma mentre il primo era un racconto orale lungo, complesso e in crescendo, la seconda verte su 4 episodi di mezz’ora, inizia da uno dei climax e, grazie alle immagini, regala una dimensione maggiormente reale.
Entrambi sono espressione dell’alta professionalità di Paolo Trincia, il quale ha una straordinaria capacità narrativa, in grado di lasciare autorevolezza all’inchiesta documentaristica ma allo stesso tempo di generare profonda empatia, emozioni e riflessioni.
“Dove Nessuno Guarda – Il caso Elisa Claps” ricostruisce gli eventi, i colpi di scena, i depistaggi, i segreti ma soprattutto gli imperdonabili e gravi errori commessi inspiegabilmente durante le indagini. Racconta in maniera approfondita e minuziosa i fatti di sangue avvenuti in due città, Potenza e Bournemouth, il dolore di una famiglia perbene, la psicologia dell’assassino Danilo Restivo e le contraddizioni del clero potentino.
Il focus è sui protagonisti e su immagini mai trasmesse prima, ma c’è anche una parte di inchiesta “sul campo” con tanto di camera a mano.
I primi due episodi hanno verbalmente piccoli incipit letterari ed esistenziali, che concorrono a ingentilire certi particolari su cui ci si sofferma di lì a poco, scabrosi ma funzionali alla composizione della verità. La serie si apre infatti sul racconto del rinvenimento, nel 2002 nel sud dell’Inghilterra, del corpo mutilato di una sarta, Heather Barnett. Sono i due figli minorenni a trovare il cadavere orribilmente violato della donna. A soccorrerli saranno i vicini di casa, uno dei quali è l’italiano Danilo Restivo. Da questo punto in poi il racconto si sposta su quanto già accaduto nel Bel Paese, ma scavando principalmente nel background di questo individuo. Si viene quindi edotti su tutta una serie di campanelli d’allarme rimasti inascoltati: Restivo in gioventù ha ferito un bambino alla gola con un coltello, è segnalato più volte per aver tagliato ciocche di capelli alle ragazze sugli autobus, ha stalkerato quattro studentesse. Non a caso esiste una allarmante relazione clinica di una psicologa sul ragazzo.
Sia in Italia, dove Restivo è stato l’ultimo a incontrare Elisa Claps prima della sua scomparsa, sia oltremanica dove prima dell’assassinio della sarta diversi indizi e coincidenze vedono l'uomo sospettato per un altro omicidio, gli inquirenti peccano di sciatteria e Danilo non viene mai messo formalmente sotto accusa. In tanti ignorano la pericolosità di quello che è formalmente ritenuto “un povero fessacchiotto”.
Ma se c’è un capitolo che davvero rende il caso di Elisa Claps diverso da tutti gli altri, è quello in cui si intuisce che qualcuno, all’interno della chiesa (come edificio ma soprattutto come istituzione secolare), abbia coperto il delitto per tanti anni.
Del resto il sottotetto, anche nel periodo successivo alla scomparsa di Elisa, è stato molto frequentato ed è evidente che ci sia chi ha visto il corpo e taciuto.Prodotta da Sky Italia, Sky TG24 in collaborazione con Chora, “Dove nessuno guarda” colpisce nel profondo e non può lasciare indifferenti. I 4 episodi saranno sempre disponibili on demand.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.