Debutta il 14 aprile sulla piattaforma Apple Tv+ la serie thriller L'ultima cosa che mi ha detto, tratto dal romanzo omonimo di Laura Dave. Romanzo che fu un vero e proprio caso editoriale, diventando un bestseller del New York Times e vincendo anche i Goodreads awards, il premio dato dal social network interamente dedicato al mondo della lettura. Con questi presupposti alle spalle era lecito aspettarsi che il libro avrebbe presto visto una sua traposizione, che è arrivata per il piccolo schermo, prodotta (tra gli altri) da Josh Singer e Reese Witherspoon. Composta da otto episodi, la serie cerca di ricalcare tutti gli elementi che hanno portato al successo del romanzo di Laura Dave, con risultati altalenanti.
Di cosa parla L'ultima cosa che mi ha detto?
La storia è quella di Hannah (Jennifer Garner), una donna con una vita tutto sommato felice, che vive in una piccola e apparentemente idilliaca città della California. Sposata con Owen (il Nikolaj Coster-Waldau de Il trono di spade) Hannah ha un vero problema: ha difficoltà a stringere un rapporto con Bailey (Angourie Rice), la figlia adolescente di Owen che la tratta con evidente ostilità e sembra più che mai determinata a sottolineare che lei non sarà mai sua madre. Ma la vita di Hannah si trasforma in un vero e proprio incubo quando, rientrando a casa, trova un biglietto di Owen. Suo marito è scomparso, abbandonando sia lei che la figlia, insieme a tantissime domande che rischiano di rimanere senza risposte. Con l'FBI alle spalle, una reputazione da proteggere e una montagna di soldi che sembra promettere l'inferno, Hannah e Bailey dovranno fare squadra comune per cercare di capire cosa sia successo davvero ad Owen. L'uomo è in fuga: ma da chi? Da che cosa?
Un thriller di intrattenimento
Con il progresso della serialità, che è ormai diventata una vera e propria forma d'arte riconosciuta a ogni livello, lo spettatore è portato ad aspettarsi sempre dei capolavori, prodotti destinati a far parte della storia dell'intrattenimento. Una pretesa quanto meno utopistica, che rischia di schiacciare prodotti onesti e dignitosi, che dalla loro non hanno alcuna pretesa se non quella di coinvolgere chi guarda. Così come sarebbe assurdo aspettarsi che ogni film in sala sia un capolavoro destinato a sconfiggere la temuta prova del tempo, allo stesso modo non è corretto né intelligente approcciarsi a una serie televisiva aspettandosi una costante rivoluzione o rivelazione. L'ultima cosa che mi ha detto è un thriller che rischia di rimanere schiacciato da questo senso di crescente snobismo, che tende a ghettizzare i prodotti che sono pensati soprattutto per intrattenere il pubblico e concedergli una via di fuga dalla vita quotidiana.
Diretto da molte registe, L'ultima cosa che mi ha detto è una storia di misteri e ricerche, che si concentra sulla costruzione di un personaggio femminile che quasi si emancipa da se stessa. Dopo aver passato gli anni a riconoscersi nello sguardo innamorato del suo sposo, Hannah si trova gettata in un mondo dove non ha più alcun punto di riferimento e deve reinventarsi, deve ricordarsi chi è e quali sono le sue potenzialità. Jennifer Garner riesce a scivolare molto bene nei panni di questa protagonista smarrita e coraggiosa, creando un legame con chi guarda, che segue le sue vicende con crescente curiosità. Va da sé che chi ha letto il libro di partenza avrà meno sorprese rispetto a un pubblico più ignaro, ma la costruzione del mistero è abbastanza avvincente, nonostante alcuni cali d'attenzione qua e là.
In definitiva, The last thing he told me è una serie di intrattenimento che forse verrà dimenticata presto, ma nel frattempo farà ciò per cui è stata creata: concentrare l'attenzione del pubblico su un personaggio assente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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