
Dopo essere stato presentato in anteprima mondiale alla Mostra del cinema di Venezia lo scorso settembre, M - Il figlio del secolo sembrava pronto a rincorrere il successo non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo. Le cose, però, sembrano più difficili del previsto. Tratta dal romanzo omonimo di Antonio Scurati e trasmessa in Italia in streaming da Sky e Now, la serie incentrata sulla figura di Benito Mussolini (interpretato da Luca Marinelli), sembra non riuscire a trovare nessuna distribuzione oltre oceano. Gli otto episodi che compongono la miniserie realizzata in collaborazione con la Francia segue il percorso di Mussolini dalla fondazione dei Fasci italiani fino al noto discorso in Parlamento del 1925. A porre l'accento sulle problematiche della distribuzione negli Stati Uniti d'America è stato il regista stesso, Joe Wright, che ne ha parlato durante una sua intervista con il Financial Times.
Joe Wright - già regista del film L'ora più buia, in cui raccontava come la figura di Winston Churchill si contrapponeva a quella di Hitler - ha spiegato che lo scopo della sua miniserie fosse quella di sottolineare come il vero testamento di Mussolini fosse il suo fascino e il suo narcisismo. La sua capacità, cioè, di "sedurre" non solo l'Italia, ma di allargare il suo raggio d'azione in tutta Europa. Lo stesso Churchill, secondo Wright, subì il fascino di Mussolini. "I narcisisti," ha spiegato il regista di M. - Il figlio del secolo, "sono spesso molto affascinanti. Hanno l'abilità di vedere cosa vuole la gente e di darglielo." Secondo Joe Wright la figura di Mussolini - che nella miniserie di tanto in tanto si rivolge direttamente al pubblico guardando in macchina - avrebbe molti elementi in comune con il neo-eletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. E, sempre secondo il regista, questo "legame" sarebbe alla base dei problemi distributivi che lo show sta riscontrando in America.
Nessuno, infatti, si è fatto avanti per distribuire M. - Il figlio del secolo, nemmeno in streaming. Questo nonostante il fatto che, durante il Festival di Venezia, molti distributori avessero mostrato il proprio interesse e la critica lo avesse accolto con molto favore. Sull'argomento Wright ha dimostrato il proprio dispiacere nel vedere quanto "Hollywood sia apolitica", sottolineando che "l'industria cinematografica intesa come singoli individui è composta da persone estremamente politiche, che donano e organizzano raccolta di fondi. Ma per quanto riguarda ciò che sosterranno, sono incredibilmente apolitici." Joe Wright ha sottolineato anche di aver avuto un contatto con i rappresentanti di un servizio streaming che hanno dichiarato di aver amato la miniserie, ma di non poterlo distribuire perché "troppo controverso".
Secondo il regista ad essere controverso per i servizi streamer è l'antifascismo che la serie metterebbe in scena, cosa che lo ha spiazzato. "I nostri nonni e i nostri bisnonni hanno combattuto per difenderci dal fascismo.
Anche il loro sacrificio è controverso?" Wright, prima ancora di essere un regista, è stato attivo nel mondo della politica e, sebbene la sua carriera l'abbia portato spesso a battere altre strade (ha diretto anche Orgoglio e Pregiudizio), sembra non accettare il fatto che la sua miniserie possa essere in qualche modo "censurata" negli Stati Uniti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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