I punti chiave
Ci troviamo di fronte a un altro addio eccellente. Il mondo delle serie tv, infatti, dopo il gran finale di Succession e de La fantastica Signora Maisel si trova dover salutare anche Manifest. Che, seppur non possa essere paragonabile ai grandi cult che abbiamo menzionato, resta comunque una serie di ampio respiro che ha rappresentato un periodo molto importate per il comparto televisivo americano. Il primo episodio risale al 2018 quando ha fatto la sua apparizione sugli schermi della NBC, poi durante la terza stagione e a causa di un vistoso calo di ascolti, si è deciso di non dare a Manifest un’altra possibilità. Cancellato senza un vero finale, grazie a una massiccia campagna da parte dei fan, la serie è tornata in vita per una quarta e ultima stagione disponibile su Netflix. Divisa in due blocchi da dieci episodi, gli ultimi sono in arrivo dal due giugno per una lunghissima maratona.
Miscelato il tema del fantastico, dei viaggi nel tempo con un pizzico di dramma familiare, Manifest è riuscita a raccogliere l’eredita di tante serie simili – e che sono arrivate in tv molto prima di lei – raccontando sul genere qualcosa di nuovo e, al tempo stesso, raccontando anche la società di oggi. Non a caso, pare che lo show sia costruito a uso e consumo per gli utenti di Netflix, dato che per settimane la serie è rimasta nella top 10 dei prodotti più visti in streaming. Sarà così anche per la parte finale della stagione? È presto per dirlo, ma di sicuro non passerà inosservata. E ora, in vista dell’ultimo capitolo di Manifest, ecco quali sono le serie simili da (ri)vedere prima, durante e dopo l’ultima avventura di Ben e co.
Lost
La serie di Manifest non sarebbe mai potuta esistere senza Lost. Capostipite della seconda golden age della tv americana, lo show che è stato creato e prodotto da JJ Abrams, andato in onda dal 2004 al 2010 e ora disponibile in Italia su Disney+, ha avuto l’ardire di rivoluzionare le regole del piccolo schermo. Ha molto in comune con Manifest. Anche la storia di Lost verte su un incidente areo e su un mistero a esso legato, come simili sono gli intrecci tra i personaggi e simili sono i viaggi nel tempo tra passato e futuro. Due serie che corrono sulla stessa lunghezza d’onda ma che, di fatto, hanno avuto due destini differenti. Lost è LA serie per eccellenza, l’unica che ha ridato linfa al mercato televisivo dopo un periodo di svilimento, ed è stata l’unica che ha unito pubblico e critica, lasciando un’eredità che è stata raccolta da molti. Dopo Lost, infatti, tante serie hanno cercato di restare a galla e di seguire la sua scia e i flop di Flash Foward, The Event e Revolution parlano chiaro. Manifest può essere il degno erede perché prende il meglio da ma non ne replica le fondamenta, anzi porta in tv (finalmente) qualcosa di nuovo sul genere.
Fringe
Più simile a The X-Files per i suoi temi e la formula da dramma procedurale, Fringe potrebbe essere comunque molto appetibile per i fan di Manifest. Realizzata, anche questa, da quel piccolo genio di JJ Abrams, lo show è andato in onda in America per 5 anni, dal 2008 al 2013 ed oggi è in Italia su Amazon Prime Video. È stata la serie che ha rilanciato in tv il mitico Joshua Jackson dopo la fine di Dawson’s Creek, ed è stata una delle poche che ha resistito allo scorrere del tempo senza mai perdere la sua identità. Fringe indaga sulla scienza di confine, tra quella che è la nostra realtà e l’ignoto. Indaga su tutto ciò che la mente umana ancora non è capace di spiegarsi. Infatti, durante il corso delle avventure di Olivia Dunham, agente speciale dell’FBI, il pubblico resta imbrigliato in una storia fatta di inganni, segreti, esperimenti scientifici e viaggi in dimensioni alternative. Una serie di ottima fattura, che miscela più generi, senza mai che i due universi collidano tra loro. Unica e amata proprio per questo motivo, oggi è un cult senza tempo.
Sleepy Hollow
In un’ottica di riscoperta dei grandi classici del cinema, nel 2013 in tv è arrivato l’adattamento moderno di Sleepy Hollow, proposto già al cinema nel film omonimo con Johnny Depp. In questa versione, che è durata ben 4 anni ma è stata cancellata per scarsi ascolti, vede Tom Mison indossare i panni dell’austero Ichabod Crane. Ritorna in vita in una Sleepy Hollow contemporanea e si trova a fronteggiare le forze del male che orbitano in una città piena di miti e leggende. Divertente, bizzarra ma molto accattivante, la serie è piaciuta per una miscela di grande impatto che univa il sacro al profano. Celebre fu un episodio cross-over con i protagonisti di Bones, avvenuto durante la stagione 3. Oggi tutti gli episodi sono disponibili in Italia su Disney+
The 4400
Di grande successo in America come in Italia, la serie ha rilanciato il genere dei viaggi nel tempo in tv. È andata in onda dal 2004 al 2007 e oggi in tutta la sua bellezza è disponibile su Paramount+. Al dentro della storia c’era il ritrovamento, per l’appunto, di 4400 persone che erano scomparse misteriosamente senza lasciar traccia per tornare poi sulla Terra con abilità e poteri fuori dal normale. Due agenti dell’FBI cercano di scoprire la verità, navigando in acque profonde e sconosciute. Lo show era di buona fattura, anche se la stagione 4 non è stata all’altezza delle aspettative, ma ha avuto un buon successo perché ha unito il tema fantascientifico a una storia umana di gran valore, specchio di un mondo che cambia. Di recente è stato creato anche un remake ma, rispetto all’originale, è stato cancellato dopo solo una stagione e – per fortuna – è ancora inedito in Italia.
Medium
Quando si parla di Manifest e poteri extra sensoriali è impossibile non aprire una parentesi su Medium, la celebre serie tv che ha rilanciato la carriera di Patricia Arquette. In onda in America per 7 lunghe stagioni, la puntata finale è andata in onda nel gennaio del 2011, qui in Italia è stata la perla di diamante di Rai tre. Oggi, solo la stagione 6 e 7, sono su Paramount+. Medium è una serie canonica, con pochi fronzoli ma di grande impatto.
Ha raccontato di Allison, delle sue premonizioni, del suo lavoro per la polizia di Phoenix e della sua famiglia che cerca di restare unita nonostante le difficoltà. Temi familiari e deliri onirici per una serie accattivante e di "vecchia scuola"* ma che è stata una tra i crime procedurali più apprezzati di inizio anni 2000.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.