"Tu non sai con chi stai parlando, io sono Ferry Bouman". Mi mancava, e come me a molti, l’unica figura di narcotrafficante che possa rievocare il Walter White di Breaking Bad. Sì, perché diciamo la verità, ci piacciono i cattivi, i buoni sono noiosissimi. Sto parlando di Ferry 2, visibile su Netflix, che è ovviamente il seguito di Ferry, che era il prequel della serie Undercover, e questa volta invece è il sequel. Interpretato dal bravissimo Frank Lammers, che nella seconda stagione della serie belga era in carcere (era un po’ noiosa infatti, si aspettava solo che uscisse), e tornato prepotentemente nella terza, appunto perché si accorsero che era lui l’elemento trainante, non i due poliziotti sotto copertura.
Nessuno spoiler per chi non avesse visto la serie né lo spin-off su Bouman, sappiate solo che Ferry si rimette in pista nel produrre metanfetamine con un fine nobile, per soccorrere la nipote finita nello stesso giro. Come disse Walter White: "lo faccio per la mia famiglia". Che, come sappiamo, era solo una scusa.
Un antidoto per chi non avesse voglia dei soliti film natalizi, e in ogni caso esce adesso non a caso, visto che nella prima scena Ferry è vestito proprio da Babbo Natale (prima di impugnare una pistola).Unico difetto: peccato ne abbiano fatto solo un film e non una nuova serie.
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