Le sfide di Giuseppe Maggio. "Recito nella serie Playmen"

L'attore rivelazione era nel cast di "Maria" presentato a Cannes. Il successo mondiale con il ruolo in "Baby"

Giuseppe Maggio
Giuseppe Maggio
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Giuseppe Maggio è uno dei giovani attori più eclettici in circolazione. Romano, 32enne, è passato da poco al Festival di Cannes per Maria, il film che ricostruisce la parabola di Maria Schneider dopo Ultimo Tango a Parigi: «Io interpreto Bernardo Bertolucci, per recitarlo l'ho studiato partendo da una intervista. Per quanto riguarda la scena incriminata, è stata un'idea sua e di Marlon Brando. Io non mi schiero, ma rilevo che allora a fare scandalo fu la sodomia, non la violenza».

Maggio ha esordito al cinema giovanissimo nel 2009 a 17 anni, è diventato testimonial di brand italiani e internazionali prima di esplodere in mezzo mondo con la serie Netflix intitolata Baby che ha avuto oltre trenta milioni di spettatori in ogni continente. «Le carriere si basano sui no, io non accetto tutto, sono in controtendenza rispetto a tanti miei colleghi. Ha imparato a selezionare e, bisogna ammetterlo, ci è riuscito. Poche settimane fa è andata in onda su Canale 5 la serie Bardot, già diventata un cult in Francia e ovviamente dedicata alla vita dell'attrice Brigitte, uno dei simboli del cinema mondiale «che allora aveva un indotto paragonabile a quello della Peugeot, ha cambiato non solo l'economia del cinema ma pure quella francese».

In quella serie Maggio (foto) è uno dei paparazzi che pedinavano e immortalavano la vita di BB per i rotocalchi di tutto il mondo: «Quei momenti, come quelli legati alla Dolce Vita, hanno costruito un'epoca». Ora Maggio è impegnato sul set di una nuova serie Netflix che riporta alla luce un magazine oggi quasi dimenticato ma molto popolare tra gli anni Settanta e la fine degli Ottanta: Playmen. «Fu fondata nel 1967 da Adelina Tattilo, donna frenetica e curiosissima che qui viene interpretata da Carolina Crescentini».

Playmen è stata una rivista decisiva nella liberalizzazione dei costumi, diventando anche un riferimento culturale: «Pier Paolo Pasolini scriveva per Playmen e lo facevano anche altri intellettuali», dice Maggio annunciando che l'uscita della serie è stata fissata per l'anno prossimo. Se ne parlerà, vedrete.

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