Forte del suo patrimonio di tecnologie, know how, investimenti in ricerca e sviluppo, presenza mondiale e capacità di erogare servizi, da anni Ibm porta avanti il proprio impegno a favore delle «smart city». Un modello che capitalizza sulle innovazioni tecnologiche, la loro integrazione e lo sviluppo di processi virtuosi per migliorare la qualità della vita dei cittadini e dell'ambiente urbano.
Nello svolgere questo ruolo di partner della Pubblica amministrazione, Ibm dialoga costantemente con amministratori, dirigenti pubblici, istituzioni e associazioni, per ascoltare le esigenze e confrontarsi sulle soluzioni. Il tutto in un contesto che continua a cambiare sia sul fronte delle tecnologie sia su quello delle politiche. Con novità che tendono a incontrarsi. Come dimostrano lo sviluppo del modello di gestione centralizzata ed erogazione dei servizi It via rete (cloud computing) e l'opportunità di promuovere raggruppamenti di Comuni.
È un dato di fatto che le Pubbliche amministrazioni comunali con meno 5.000 abitanti in pianura e meno di 3.000 nelle zone montane e collinari dovranno raggrupparsi e tali aggregazioni dei piccoli Comuni dovranno, entro il 31 dicembre, mettere in comune almeno tre delle nove funzioni fondamentali indicate dall'art.19 della legge sulla Spending rerview. Anche le Regioni, inoltre, saranno chiamate a un riordino del territorio, che comprenderà la città metropolitana, le aree vaste e le unioni di medi e piccoli Comuni. La realizzazione di tali obiettivi dovrà avvenire tenendo conto dell'esiguità della risorse a disposizione delle Pubbliche amministrazioni. In un workshop organizzato nell'ambito della propria presenza a Smau (insieme a Cittalia il 18 alle 16), Ibm cercherà di dimostrare quanto, in questa situazione, l'infrastruttura tecnologica risulterà fondamentale per facilitare l'integrazione dei servizi e. più banalmente. anche solo lo scambio di informazioni tra gli stessi enti che si consorzieranno.
Ibm Italia, insomma, si candida a essere di aiuto a tutti i protagonisti di questo riordino istituzionale territoriale, individuando servizi e funzioni che possono anche essere erogati in modalità cloud determinando risparmi economici diretti, grazie all'utilizzo di apparati tecnologici, e indiretti, derivati dalla riduzione di attività tecnica/tecnologica di formazione e aggiornamento del personale.
Ibm farà anche parte del panel dei relatori al convegno del 18, al mattino, sulle smarter cities.
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