Giorgio Squinzi, presente a Made expo nella doppia veste di leader di Confindustria-espositore, è stato piuttosto drastico: «Se si ignora l'edilizia, la crescita non ci sarà». Un appello alle forze politiche per sottolineare, numeri alla mano, l'importanza degli investimenti nella riqualificazione. Ermete Realacci (Pd) e Daniele Capezzone (Pdl), rispettivamente presidenti delle commissioni Ambiente e Finanze della Camera, sono i primi firmatari di un documento che chiede al Governo di «inserire l'ecobonus nel quadro normativo in materia di agevolazioni fiscali, avendo cura di garantire, in ogni caso, un effettivo vantaggio agli interventi volti alla riqualificazione energetica e alla messa in sicurezza del patrimonio immobiliare».
La risoluzione parlamentare è stata approvata il 26 settembre dalle due commissioni. E adesso? «La battaglia è in corso - dice Realacci - c'è tanto da fare, nell'interesse di tutti». Ottimista Marco Flavio Cirillo, sottosegretario all'Ambiente: «È volontà del governo stabilizzare gli incentivi, quelli legati all'acquisto di mobili e anche quelli dell'eco-bonus». Resta da affrontare il problema della copertura economica: «Siamo fiduciosi. Ci crediamo, dobbiamo dare una spinta ai consumi interni», conclude Cirillo. Presente anche il vice ministro all'Economia, Luigi Casero: «Lavoreremo negli equilibri di bilancio, per proseguire in questa direzione». Infine Maurizio Lupi. Ha rivendicato «il forte segnale del governo verso un settore, quello edilizio, strategico per la crescita del Paese.
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