
L’università di Oxford si inchina alla comunità Lgbt. Il celebre ateneo è pronto a rendere “neutra” dal punto di vista del genere la cerimonia in latino in vigore da 800 anni per una maggiore inclusività nei confronti degli studenti non binari. Un rito che va avanti dal XII secolo, ora alle prese con i diktat del fondamentalismo woke.
Secondo quanto riporta il Telegraph, i professori saranno chiamati a votare la proposta per modificare il testo cerimoniale latino per soddisfare coloro "che si identificano come non binari". La modifica è considerata “necessaria” secondo chi propone l’intervento: l’obiettivo è eliminare dal messaggio di congratulazioni le parole di genere maschile e di genere femminile. In altri termini, anziché riferirsi agli studenti come “magistri” (maschile), verrebbe utilizzato il termine “vos”, alternativa neutra. Via anche la parola “doctores”, anch’essa maschile.
Per gli studenti universitari, la parola per "who", che ha una forma maschile e femminile, sarà sostituita con una parola neutra. Sono state proposte modifiche simili per la formulazione specifica usata nelle cerimonie di laurea per i titoli in arti, musica, medicina, giurisprudenza, filosofia e altre specializzazioni. La spinta per un linguaggio di genere neutro non si applicherà unicamente alle cerimonie di laurea, ma anche ad altre occasioni formali a Oxford.
Dai bagni gender neutral alle guide linguistiche inclusive, negli ultimi mesi si sono moltiplicate le iniziative woke all'interno delle università britanniche (ma non solo).
La stessa Equality and Diversity Unit di Oxford ha esortato personale e studenti a essere consapevoli nel discutere di determinati argomenti, affermando che "tutti i membri dell'Università dovrebbero essere sensibili quando discutono di argomenti transgender".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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