"Dire pecora nera è razzista". L’assurdo vademecum woke per la polizia inglese

Il bignamino inclusivo è il nadir del buonsenso: vietato dire “donna incinta” per non offendere i trans. Stop anche al termine “fede”: è cristiano centrico, potrebbe irritare gli islamici

"Dire pecora nera è razzista". L’assurdo vademecum woke per la polizia inglese
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Al peggio non c’è mai fine, è lapalissiano. La Gran Bretagna si conferma una delle roccaforti della cultura woke e l’ultima trovata è un vocabolario iper-inclusivo per i poliziotti: un bignamino di nove pagine che le forze dell’ordine dovranno adottare obbligatoriamente per non urtare la sensibilità altrui. In soldoni: nove pagine di castronerie. Sì, perché agli agenti viene detto di non utilizzare termini come “pecora nera”, “lista nera” e “segno nero” perché potenzialmente razzisti.

Il vocabolario è stato messo a punto nell’ambito di una guida all’inclusione per il personale della polizia del Bedfordshire e delle forze di polizia dell'Hertfordshire e del Cambridgeshire. Ebbene, come riporta il Telegraph i termini segnalati rischiano di “rappresentare determinati gruppi come inferiori o superiori ad altri”. Gli esempi sono veramente incredibili: vietato dire “donna incinta”, meglio “persona incinta”, così da non urtare gli individui non binari e transgender. E ancora stop al termine “fede” in quanto eccessivamente “cristianocentrico”, gli islamici potrebbero prendersela. Al posto di “anziano” bisognerà invece dire “persona matura”.

Il documento descrive il genere come “un costrutto sociale legato ai comportamenti e agli attributi” aggiungendo che “esiste una gamma più ampia di identità di genere rispetto al solo maschio e femmina”. Assolutamente da vietare le generalizzazioni, come considerare le persone anziane come “scontrose e noiose” oppure le donne sulla cinquantina “in menopausa”. Le polemiche non mancano, fortunatamente.

Festus Akinbusoye, il primo commissario di polizia di colore della Gran Bretagna, ha definito le linee guida “completamente folli”. Anche lo psicoterapeuta James Esses ha stroncato il “ridicolo” vademecum: “È un insulto alle donne essere chiamate ‘persone incinte’. È ridicolo che la polizia venga influenzata da questa ideologia!”.

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