Se l'intelligenza artificale ha spesso delineato le professioni del futuro, ce ne sono molte tra quelle definite "tradizionali", che anche attualmente vedono una grande crescita. Un esempio particolare è quello delle attività che hanno al centro i libri e la lettura in Italia. A rendelo noto il Centro per il libro e la lettura, Istituto autonomo del Ministero della Cultura che ha presentato presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati la Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura (Legge 15/2020) relativa al biennio 2021-2022.
Leggere fa bene alla salute
Mettendo da parte il piacere che un buon libro può regalare, leggere, fin da piccolissimi fa anche bene alla nostra salute. A dirlo uno studio coordinato dell’Università di Cambridge, Warwick e della Fudan University di Shanghai che dimostra come leggere fin dalla prima infanzia è collegato a migliori prestazioni cognitive e maggior benessere mentale nell'adolescenza. Secondo la ricerca, condotta su oltre 10.000 giovani adolescenti statunitensi, i bambini che iniziano a leggere per piacere, fin dai primi anni di vita, tendono a ottenere risultati migliori nei test cognitivi e a godere di una migliore salute mentale quando entrano nell’adolescenza.
A differenza dell’ascolto e del linguaggio parlato, che si sviluppano rapidamente e facilmente nei bambini piccoli, la lettura è un’abilità insegnata e viene acquisita e sviluppata attraverso un apprendimento esplicito nel corso del tempo. Durante l’infanzia e l’adolescenza, il cervello è in fase di sviluppo e per questo è un periodo importante per stabilire comportamenti che supportino il nostro sviluppo cognitivo.
Il benessere mentale dei lettori
Dei 10.243 partecipanti allo studio, poco meno della metà, il 48%, aveva poca esperienza di lettura per piacere o aveva iniziato a farlo solo più tardi, durante l’infanzia. Al contrario, la restante metà aveva trascorso tra i tre e i dieci anni a leggere per piacere. Il gruppo di ricerca ha riscontrato un forte legame tra la lettura per diletto in età precoce e performance positive in adolescenza, su test cognitivi che misuravano fattori quali l’apprendimento verbale, la memoria e lo sviluppo del linguaggio, nonché i risultati scolastici.
Questi bambini presentavano inoltre un migliore benessere mentale, valutato in base a una serie di punteggi clinici e ai resoconti di genitori e insegnanti, mostrando meno segni di stress e depressione, oltre a migliorare l’attenzione e a ridurre i problemi comportamentali come l’aggressività e l’infrazione delle regole. Inoltre chi dei ragazzi aveva iniziato prima a leggere per piacere tendevano a trascorrere meno tempo su smartphone o tablet in adolescenza, e ad avere una qualità del sonno migliore. Quando i ricercatori hanno esaminato le scansioni cerebrali degli adolescenti, hanno scoperto che i partecipanti che avevano iniziato a leggere per piacere in età precoce, mostravano aree e volumi cerebrali totali moderatamente più grandi, comprese in particolare le regioni cerebrali che svolgono ruoli critici nelle funzioni cognitive.
“Incoraggiamo i genitori a fare del loro meglio per risvegliare la gioia della lettura nei loro figli fin da piccoli”, ha spiegato Jianfeng Feng, professore alla Fudan University di Shanghai, in Cina, e all’Università di Warwick, nel Regno Unito. “Se fatto nel modo giusto, questo non solo darà loro piacere e divertimento, ma aiuterà anche il loro sviluppo e incoraggerà abitudini di lettura a lungo termine, che potrebbero rivelarsi utili anche nella vita adulta”.
La situazione nel nostro Paese
Il Centro per il libro e la lettura, esponendo i numeri sullo stato di attuazione del Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura (Legge 15/2020) relativa al biennio 2021-2022 ha mostrato numeri molto interessanti, che a prescindere dagli studi che ne dimostrano la positività, tracciano un quadro di quanto in italia ci sia una sensibilità particolare per questa fondamentale forma di espressione culturale.
Alla presentazione della relazione hanno partecipato molte autorità dal Presidente della VII Commissione Cultura della Camera dei deputati, Federico Mollicone, alla Direttrice generale Biblioteche e diritto d’autore del MiC, Paola Passarelli, dal Presidente del Centro, Marino Sinibaldi, al Direttore che ha gestito le attività del biennio Angelo Piero Cappello e il gruppo di lavoro per l’attuazione del Piano nazionale d’azione: Chiara Eleonora Coppola, Patrizia Campagna, Paolina Baruchello.
I numeri che mostrano l'interesse
A fronte degli 8,52 milioni di euro messi a disposizione nel periodo dal fondo per bandi di finanziamento, le istanze presentate per i quattordici bandi tra il 2021 e il 2022 sono aumentate del 31,6%, passando da 396 a 521, per un totale nel biennio di 917. Le regioni che hanno visto finanziato il più alto numero di istanze nel 2022 sono risultate: Puglia (19), Lazio (11), Lombardia e Piemonte (9). Mentre a livello di partecipazione, le regioni che hanno presentato più istanze nel 2022 sono: Puglia (70), Campania (56) e Lazio (55).
Chi ha richiesto i bandi
È stato anche tracciato un identikit dei partecipanti ai bandi con il risultato che i Comuni o Enti locali guidano la classifica con il 77,3%, seguiti da soggetti No Profit (19,4%) e da soggetti privati (case editrici, agenti, agenzie letterarie e gruppi editoriali) per il 3,3% del totale.
Grande soddisfazione per un successo che dimostra, a fronte di dati negativi sui lettori nel nostro Paese, la volontà profonda di portare avanti questa forma di cultura e raccontarne i benefici: “L’analisi ha messo a fuoco il successo della strategia di rete che ha visto aumentare esponenzialmente i soggetti coinvolti nella progettualità, confermando la bontà del Piano d’azione nazionale per la promozione della lettura introdotto dalla recente Legge 15 del 2020”, ha spiegato il presidente Marino Sinibaldi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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