Listeria nel salame morbido: qual è il lotto a rischio

Il ministero della Salute ha segnalato un lotto di salame morbido perché contaminato con il batterio della Listeria: ecco qual è, cosa fare e le misure igieniche da adottare

Listeria nel salame morbido: qual è il lotto a rischio

Tra gli ultimi alimenti a essere contaminati dal batterio della Listeria monocytogenes c'era stato il merluzzo nordico di cui ci siamo occupati sul Giornale.it. Adesso, il ministero della Salute ha emanato un avviso per rischio microbiologico sul salame morbido del marchio Sa.Mo.srl con sede a Matelica, Località Terricoli in provincia di Macerata.

"Rischio per la salute"

Sul file pdf pubblicato sul sito, il ministero spiega che il lotto in questione è del 27/10/2022 e il motivo del richiamo è chiaro: "Rischio per la salute dei consumatori per rilevata presenza di Listeria monocytogenes". A differenza di altre volte, quindi, stavolta c'è la certezza che il salame morbido sia contaminato. Spesso, invece, si legge della possibile prezenza del batterio, questa volta è una certezza. Per completezza d'informazioni, il marchio di identificazione dello stabilimento del produttore è IT-9-1188L CE. Come succede sempre in queste occasioni, le avvertenze del ministero per i consumatori è di non consumare il prodotto e riportarlo nel luogo di acquisto.

Cosa succede con la listeria

Come abbiamo visto sul Giornale.it, proprio un mese fa i Nas hanno passato a tappeto centinaia di aziende italiane molte delle quali trovate non a norma, esattamente il 30%. Il batterio può contaminare anche accidentalmente un alimento ma l'incuria dell'uomo ci mette spesso il suo zampino. All'inizio dell'autunno, la psicosi aveva riguardato i wurstel ma la Listeria è stata trovata successivamente anche in alimenti diversi. Il batterio in questione vive naturalmente sui terreni e nella vegetazione e può contaminare latte, verdure, formaggi ma, come abbiamo visto, anche carni e salumi.

Nella malaugarata ipotesi si dovesse ingerire un alimento contaminato, la sintomatologia è diversa da soggetto a soggetto: diventano determinanti sia lo stato fisico generale ma anche la quantità che ne viene ingerita. Normalmente si registrano sintomi simil influenzali e problematiche gastrointestinali ma si può arrivare anche a forme gravi "setticemiche, meningiti o aborto", come spiega il sito del Ministero. È fondamentale, quindi, cuocere gli alimenti (la cottura lo elimina) e conservare al meglio gli alimenti aperti in frigo perché è super resistente alle basse temperature ma anche all'essiccamento.

Le basilari norme igieniche, poi, sono sempre valide: un accurato lavaggio delle mani dopo aver toccato gli alimenti abbattono il rischio di contrarre il batterio e cucinare bene i

prodotti seguendo le indicazioni riportate nelle etichette. Infine, non andrebbero cucinati troppo presto quei cibi che poi vengono conservati in frigo o a temperatura ambiente per non favorire la contaminazione con il batterio.

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