Se la vostra partner va in terapia siete fregati. Sto parlando di un problema che affligge parecchi uomini, che si ritrovano la moglie o la compagna in terapia, soprattutto dopo aver superato gli step delle richieste femminili nella vita di coppia (andiamo a vivere insieme, sposiamoci, voglio un figlio, voglio un altro figlio...). A un certo punto della scontentezza spunta fuori la psicoterapia, magari perché gliel’ha consigliato un’amica, che va in psicoterapia e le ha fatto tanto bene, alla quale lo ha consigliato un’altra amica, e via così. Intendiamoci, ci sono molte persone a cui serve la psicoterapia, ma non tutte. Molto probabilmente non alla vostra moglie o alla vostra compagna. Cosa succederà infatti? Anzitutto quello che dicono in psicoterapia dovrebbe restare nello studio, invece no.
A casa vi parleranno di quello che gli ha detto lo psicoterapeuta, la causa del loro malessere. Vi racconteranno anche i sogni che hanno fatto, per filo e per segno, e cosa significano. “Lo sai cosa hai fatto in questo sogno?”. E che ne so, mica ero io, vi viene da rispondere, l’hai sognato tu. Eh no, l’analista l’ha interpretato. Non ditegli che l’interpretazione è una vecchia roba freudiana superata dalle neuroscienze, il suo analista è proprio freudiano. Tutto sarà colpa vostra. Perché siete troppo egoisti, poco presenti, troppo una cosa o troppo un’altra, perché la trascurate, perché ha fatto un sogno che rivela che siete degli stronzi, eccetera.
Spuntano fuori anche episodi del passato, del vostro passato, che neppure vi ricordavate, recriminazioni dissotterrate di piccoli episodi per voi insignificanti, necessità mai dette di secoli fa a sentire le quali trasecolate. Gliel’ha detto l’analista. E se gliel’ha detto l’analista, è come la sentenza di un giudice. Inutile dire: “fammici parlare a me, col tuo analista”. Non si può. Anni fa, quando andavo ancora in tv e non mi ero ancora isolato dal mondo, mi trovai su Rai 1 con una psicologa che si occupava di femminicidio, e per carità, è un argomento serissimo, e tutt’altra questione. Lì di solito c’è un uomo che non dovrebbe andare in terapia, ma essere arrestato. Io però ho sollevato un’altra questione, più comune, quella del “maschicidio psicologico”. Incredibile ma vero, la psicologa femminista mi ha dato ragione, ci sono quasi rimasto male, ero pronto a dare battaglia. Cosa fare per difendersi? C’è un’unica soluzione, cari uomini con donne in terapia.
La prima sarebbe lasciarla o divorziare, ma se ci tenete alla famiglia e/o siete ancora innamorati di lei non è una vera soluzione. Dovete prendervi uno psicoterapeuta vostro, che essendo pagato da voi, darà la colpa a lei.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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