Leggo su wikipedia che l'accuratezza nella composizione del campione (per un sondaggio d’opinione) è fondamentale per la rappresentatività dei risultati. Si stima che una base campionaria di 1000 soggetti sia un buon campione rappresentativo delle intenzioni di voto degli italiani a patto che in esso si trovino rappresentate diverse categorie di persone in base ad età, appartenenza geografica, grado d’istruzione, etc.
I sondaggi in genere, politici e commerciali, non sono la mia professione. Mi occupo di marketing e comunicazione sui social network.
Attualmente a Facebook sono iscritti circa 15 milioni di Italiani ed uno dei motivi a cui attribuisco il suo incredibile successo è la capacità di soddisfare alcuni dei principali bisogni umani come l’amicizia, il riconoscimento, l’identificazione. Proprio a proposito di identificazione è facile accorgersi della tendenza della gente in facebook, così come in altri social network, di aggregarsi in gruppi (tribù) al fine di condividere passioni ed interessi di qualunque genere.
Considerando il fatto che su facebook le azioni degli utenti sono di dominio pubblico, è facile dedurre che iscriversi ad un gruppo o diventare fan di un’azienda, un attore, un politico in un certo modo identifica la persona che le compie.
Se divento “fan” di un politico presente col proprio profilo pubblico su Facebook provoco (più o meno consapevolmente) 2 effetti:
1. L’azione sarà resa istantaneamente pubblica a tutti gli amici a me connessi. Quindi tutti i miei amici sapranno che simpatizzo per un certo politico che rappresenta un certo partito.
2. La mia foto ed il mio nome e cognome saranno pubblicamente visibili nella lista dei fan del politico per cui simpatizzo.
Se la risposta ad un sondaggio rimane “anonima”, le espressioni di gradimento su facebook non lo sono. Di conseguenza la gente che su facebook esprime gradimento (diventando fan) per un certo politico è cosciente di “metterci la faccia”. Deduco quindi che diventare fan di un politico su facebook richiede un “impegno/sforzo superiore” rispetto a rispondere anonimamente ad un sondaggio.
Il monitoraggio del gradimento politico sui social network manderà in pensione i tradizionali sondaggi?
La mia opinione è: Certamente Si.
Oggi non è ancora possibile dato che i social network sono in piena crescita e non tutti i politici ne colgono l’utilità ed i potenziali benefici. Allo stesso tempo credo che in un anno, dato il ritmo di crescita, quasi tutti gli italiani collegati ad internet saranno iscritti a facebook. Alcuni stipuleranno un nuovo abbonamento ed acquisteranno un pc esclusivamente per facebook (come è già accaduto nel 2009). Col tempo credo che diminuirà anche il divario in termini di numero di fan tra i politici che prima di altri hanno progettato la propria strategia di comunicazione su facebook e tutti gli altri.
Se gran parte della popolazione italiana è su facebook, e se anche tutti i politici sono presenti col proprio profilo pubblico, è chiaro che il dato che riguarda il numero reale (e non una “stima” come nel caso dei sondaggi) dei simpatizzanti potrebbe assumere un valore significativo anche in termini “statistici”.
A cosa serve quindi intervistare un campione di persone (1000? 2000? … ) se in questo stesso momento centinaia di migliaia di persone su facebook stanno spontaneamente esprimendo il loro gradimento in tempo reale per un personaggio politico?
E’ facile quindi dedurre che il campione di 1000 soggetti aveva senso quando ancora non era possibile misurare facilmente ed in tempo reale l’opinione di milioni di persone in tempi e con costi ragionevoli.
Oggi misurare in tempo reale il gradimento per un politico su facebook è possibile. Proprio questo è lo scopo del sito http://www.realtimelombardia2010.it/ (disponibile anche per Puglia, Toscana, Lazio, Campania) che raccoglie ed organizza in grafici il numero reale (in tempo reale) e le variazioni nel tempo dei fan dei candidati presidenti alle elezioni regionali.
Il sito non presenta né stime né sondaggi ma solo dati reali prelevati da fonti pubbliche (come i profili pubblici su facebook).
Il “Real Time” caratterizza questi progetti che, oltre ai dati di facebook, presentano i commenti espressi dalla gente che utilizza twitter per discutere con i propri amici delle elezioni, segnalare news, esprimere opinioni sui singoli candidati. Basta esser iscritti a Twitter (servizio gratuito aperto a tutti) e pubblicare un commento che citi uno dei candidati presidenti per la Regione Lombardia per veder apparire immediatamente il proprio “twitt” su realtimelombradia2010.it.
Basta diventare “Fan” su facebook del proprio candidato preferito per contribuire a modificare dati e grafici.
L’effetto megafono, determinato dai social network, non fa altro che rendere pubblica, diffusa ed immediata l’opinione della gente comune, che un tempo era misurabile solo tramite sondaggi.
E’ anche interessante segnalare che circa un anno fa Facebook presentò i “sondaggi sponsorizzati”, cioè dava la possibilità a chiunque di poter pubblicare un sondaggio come fosse un link sponsorizzato e monitorare quindi in poche ore l’opinione di centinaia di migliaia di utenti riguardo un certo argomento.
I sondaggi sponsorizzati furono dopo poco tempo “ritirati dal mercato” probabilmente per problemi di privacy. Non escludo che in futuro potranno esser nuovamente resi disponibili con i dovuti accorgimenti, dato che, a quanto pare, oggi l’utilizzo di tale utile strumento è riservato a poche grandi aziende (Big Spender?).
I tanto discussi, amati, odiati Exitt Poll saranno sostituiti dal monitoraggio dei social network? Credo sia più realistico pensare all’uscita di scena degli exitt poll come conseguenza diretta del futuro utilizzo del voto elettronico.
I progetti di monitoraggio qui presentati sono sperimentali ed autofinanziati, nati dalla passione per internet ed i social network e non sono in alcun modo da ritenersi legati a partiti, movimenti, personaggi politici.
Alessandro Sportelli, fondatore del Forum Italiano sul Web Marketing.
Info e contatti: www.facebook.com/Alessandro.Sportelli , www.alessandrosportelli.it
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