Il sondaggio: il 20 per cento degli italiani sogna una missione con l'Isis

"Un'avventura esaltante", "qualcosa da raccontare per tutta la vita", "un'esperienza interessante": ecco cosa pensano gli italiani della jihad e dell'Isis Sostieni il reportage

Il sondaggio: il 20 per cento degli italiani sogna una missione con l'Isis

Dopo la chiamata alle armi per i "jihadisti italiani", con un documento da 64 pagine scritto interamente nella nostra lingua, è allerta massima dei servizi in Italia. I foreign fighters pronti a compbattere in nome della jihad sono in crescita e l'ultimo rapporto dell'Intelligence consegnato al Parlamento sottolinea come il livello di rischi si è notevolmete innalzato. Ma come gli italiani percepiscono l'Isis? In quanti sarebbero pronti ad arruolarsi in nome di Allah per la jihad? A dare qualche risposta a queste domande ci ha provato uno studio pubblicato dalla rivista italiana Psychiatry online e realizzato da Marco Strano, psciologo e crimnologo, e da Mark Palermo (presidente della Law&Behavioral Foundation). Il quadro che emrge dalla rilevazione è abbastanza inquietante. Al 18% degli intervistati non dispiace finire in un campo di addestramento dell’Isis. E il 3 per cento potrebbe essere affascinato dalla missione terroristica. Insomma a quanto pare la "guerra nel nome di Allah" non affascina solo gli stranieri di fede islamica che vivono in Italia, ma anche diversi italiani.

I ricercatori hanno somministrato le domande del sondaggio a tremila soggetti, dai 18 ai 50 anni di età. Per la metà il campione sotto esame, come racconta Il Tempo, è composto da diplomati mentre l’altra parte ha una laurea. Il 10% giudica il piano Isis "avventuroso". Certo, ci sono le opinioni opposte, in linea con il sentire comune. C’è chi vede la missione come "qualcosa di cui poi vergognarsi e che deve essere mantenuta segreta" (24%). Oppure "un’azione autodistruttiva" (71%). Eppure c’è chi non ha problemi a confessare che l'esperienza in un campo di addestramento Isis è "qualcosa di completamente diverso dal solito" (18%). Ancora: "Qualcosa da raccontare per tutta la vita" (6%).

Vestire una uniforme e sottoporsi a un addestramento militare in uno scenario di guerra sarebbe "una esperienza che potrebbe anche essere interessante" (20%). Numeri che di certo fanno pensare. Ma va detto anche che il 71 per cento degli intervistati definisce un'eperienza nell'Isis "autodistruttiva". Il dato sconcertante è che non tutti la pensano così.

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