Sorpresa, le ossa si curano con lo sciroppo per la tosse

Un'èquipe dell'ospedale Galeazzi ha scoperto che il medicinale anti muco riesce a mettere a nudo le infezioni delle articolazioni

Combattere le infezioni alle articolazioni e alle ossa con lo sciroppo per la tosse. Può sembrare strano, eppure proprio la molecola con cui è fatto lo sciroppo sciogli-muco (l'acetilcisteina) è capace di «mettere a nudo» i batteri di queste infezioni, che per sfuggire ai farmaci si ricoprono di una pellicola protettiva. Lo ha scoperto l'equipe del professor Romanò dell'Istituto Galeazzi di Milano, con uno studio che è valso loro il primo premio della Società europea delle infezioni osteoarticolari.
Le infezioni ossee e articolari sono tra le più difficili da trattare, e colpiscono più di 20mila italiani ogni anno. Possono comparire sia a causa di una diffusione spontanea dei batteri attraverso il sangue, sia in seguito a traumi (fratture esposte) o dopo interventi chirurgici, ad esempio per impiantare delle protesi d'anca o di ginocchio (120 mila interventi l'anno solo in Italia). Una percentuale dei pazienti operati, compresa tra lo 0,5% e il 4%, può sviluppare complicanze infettive, ma alcuni soggetti predisposti come diabetici e fumatori hanno un rischio fino a 16 volte maggiore.
Il trattamento delle infezioni che vengono dalle protesi «é particolarmente complicato - spiegano gli esperti - perché i batteri producono una 'pellicola' speciale, capace di proteggerli sia dagli antibiotici che dal sistema immunitario».

Ora i ricercatori, anche se solo in provetta, hanno dimostrato che la molecola anti-muco è capace di distruggere anche questa «pellicola» batterica, esponendo quindi i microbi alle cure. E i risultati preliminari sono così promettenti che lo studio sarà presto sottoposto alla Comunità Europea, in una sperimentazione che coinvolgerà 13 Centri di ricerca e aziende in 9 Stati membri.

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