Sorpresa Oyonnax Sbanca Parigi a 173 contro uno

Verdetto choc domenica all’ippodromo parigino di Vincennes nell'edizione numero 89 del Prix d’Amérique, considerato una sorta di campionato del mondo del trotto con appesi sul traguardo un milione di euro. Si è imposto il transalpino Oyonnax davanti al connazionale Quaker Jet, cioè due fra gli estremi outsiders della corsa. Soltanto terzo il favorito Meaulnes du Corta, trionfatore dell'ultima edizione della classicissima. Basta dare un’occhiata alle quote del totalizzatore francese per rendersi conto che è avvenuto un terremoto inimmaginabile: 173 contro uno per Oyonnax, 108 per Quaker Jet, mentre l'accoppiata ha pagato 228 la posta. Un’Amérique, dunque, contro ogni pronostico che sembrava essersi messo decisamente bene per l’idolo locale Meaulnes du Corta, entrato al comando in dirittura d'arrivo, ma poi incapace di reggere l’affondo dei più giovani avversari che lo hanno trafitto senza timori reverenziali. Al momento della verità, dunque, Meaulnes du Corta ha pagato i suoi 10 anni sul groppone e tutti i suoi guai, la retta d’arrivo è diventata per lui una sofferenza. Alla roulette di Vincennes i numeri vincenti sono stati il 6 di Oyonnax e l’1 di Quaker Jet che ha tentato di giocare in anticipo al termine dell'ultima curva ma è stato fulminato sul traguardo da Oyonnax, impostosi sul piede di 1’12”4.
Soltanto dodicesimo l'italiano Ghiaccio del Nord, al quale non è bastato avere in sulky Enrico Bellei per correre da protagonista. Il cavallo è mancato completamente nel finale, evidenziando i tanti acciacchi che ne hanno condizionato l'impiego negli ultimi anni. Un vero peccato che l'Enrico nazionale non disponesse di un cavallo competitivo perché la sua forma nel mese di gennaio è stata la migliore di sempre: 62 successi nel carniere con una media stratosferica del 44,93 per cento di vittorie.

Il tricolore italiano aveva avuto modo di sventolare sul pennone più alto dell'ippodromo parigino il giorno della vigilia grazie all’exploit di Ismos Fp, vincitore del Prix de Luxembourg alla media eccezionale di 1’11”3 con in sulky l'idolo locale Jean Michel Bazire. Per l'allevamento italiano si tratta del quarto successo in questa importante corsa internazionale negli ultimi nove anni.

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