Addio a Dexter e Walter, gli ultimi cattivi della tv

Tony Soprano è definitivamente morto, il Dottor House è come se lo fosse, e ora tocca uscire di scena anche agli ultimi due cattivi più amati dal pubblico televisivo: il timido Dexter Morgan, serial killer e tecnico di laboratorio della polizia criminale di Miami, e Walter White, il mite professore di chimica diventato spietato boss del narcotraffico. Sono infatti iniziate negli Stati Uniti - e tra poco lo saranno anche in Italia, Dexter dal 13 settembre - le stagioni finali di due tra le serie di maggior successo degli ultimi anni, Dexter e Breaking Bad, rispettivamente giunte alla stagione ottava e quinta (o sesta, se consideriamo che l'ultima è stata divisa in due parti trasmesse a un anno di distanza). Punta di lancia del canale americano Showtime, e in Italia trasmesso da Fox Crime e Italia 1, Dexter è in onda dall'ottobre del 2006; da allora, il protagonista Michael C.Hall ha fatto in tempo, nella vita reale, a sposare e divorziare dalla sua partner Jennifer Carpenter - che nella serie recita la parte della sorella -, ad ammalarsi e guarire da un linfoma di Hodgkin e anche a diventare produttore della serie; al confronto, la vita del suo personaggio, almeno nella versione diurna, quella di specialista forense di analisi del sangue, è molto più monotona e prevedibile. Ma è di notte che il suo lato nascosto, quel «passeggero oscuro» dominato faticosamente grazie al «Codice» insegnatogli dal padre, viene liberato, e Dexter diventa un implacabile vendicatore, che uccide gli assassini rimasti impuniti disperdendone in mare i resti smembrati. L'ultima stagione, dove riappare anche l'unico vero amore di Dexter, vede inoltre una strepitosa Charlotte Rampling interpretare la psicologa criminale che, scopriremo, ha inventato il «Codice» impartito a Dexter dal padre adottivo.
Quello del padre è il tema dominante anche di Breaking Bad, serie inventata da Vince Gilligan e portata al successo da un superbo Bryan Cranston diventato a sua volta anche produttore. Andata in onda su Amc lo scorso 10 agosto - in Italia dal 21 settembre su AXN - la prima puntata dell'ultima stagione ha superato i record di ascolto previsti, confermandosi una delle serie più importanti dell'ultimo lustro. Walter White, e il suo alter ego criminale noto come Heisenberg, non sfuggirà al destino finale che lo aspetta, che potrà essere la malattia terminale oppure la giustizia federale, dato che il cognato, agente della narcotici, ha trovato la prova definitiva della sua identità criminale. Ma non importa: il coraggio, unito al senso dell'umorismo nero e cinico che lo caratterizza, daranno al non più timido Walter White la forza di affrontare dignitosamente il destino che lo aspetta.
Ma il vero segreto dei duri è il loro cuore tenero: Dexter è legato alla sorella Deb, mentre Walter White è diventato un produttore di metamfetamine solo per garantire rapidamente la sicurezza economica alla moglie e al figlio handicappato, dopo aver scoperto di avere un cancro incurabile.
In un mondo reale dominato dal moralismo petulante e bigotto, dove anche i criminali più efferati - quelli che, per intenderci, sciolgono un bambino nell'acido senza battere ciglio - si pentono per avere uno sconto di pena, si sente davvero la mancanza dei cattivi virtuali, quegli Stand Up Guys alla Al Pacino e Christopher Walken dell'omonimo film: gente che non conosce il rimorso ma che è disposta a giocarsi la libertà, quando non addirittura la vita, per un beau geste.

Ribelli che non rispettano la legge ma sanno cos'è l'onore; assassini, ma solo di chi se lo merita; trasgressori di ogni regola, ma fanaticamente ligi al proprio codice morale; crudeli e spietati con il nemico, ma generosi e delicati con la propria famiglia, a cui tengono più di ogni cosa.

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