D'Urso: "Amo la dottoressa Giò una grande lavoratrice che lotta per le donne"

Da domani su Canale 5 la conduttrice torna nei panni del medico e a «Domenica Live»

D'Urso: "Amo la dottoressa Giò una grande lavoratrice che lotta per le donne"

«In tutti questi anni la gente mi fermava per strada e mi chiedeva: ma la dottoressa Giò? Quando torna?» dice Barbara d'Urso, mattiniera come al solito. Ora, dopo più di vent'anni (le due stagioni della serie andarono in onda su Retequattro nel '97 e nel '98), la Dottoressa Giò torna davvero, da domani sera, in prime time, su Canale 5, con la regia di Antonello Grimaldi: nei panni di Giorgia Basile, primario di ginecologia e ostetricia in un ospedale di Roma, Barbara d'Urso. Che domani pomeriggio torna in onda anche con Domenica Live.

Barbara d'Urso, le mancava giusto una fiction?

«Eh, se non ho almeno quattro programmi contemporaneamente è troppo poco. Voglio stabilire un record».

Come mai proprio la fiction?

«Erano ventidue anni che lo desideravo, la Dottoressa Giò è nel mio cuore, sono felicissima e spaventatissima».

Nel frattempo aveva fatto altre serie?

«Sì, per esempio Ricomincio da me con Stefania Sandrelli, poi Noi, sempre come protagonista. E ho fatto anche film e teatro, al Sistina. Non mi sono mai fermata».

Perché proprio la Dottoressa Giò allora?

«È stata il primo medico di fiction italiano, ed è anche una donna. Allora ebbe grande successo ma poi, per vari motivi, non si fece più. Ora ce l'ho fatta a farla tornare. Ho convinto il mio editore. Speriamo bene...»

Quando ha girato?

«Quest'estate. Non ho fatto le vacanze».

Quanti episodi saranno?

«Otto, in quattro serate».

Come è stato tornare sul set dopo tanto tempo?

«Incredibile. Ho indossato il camice e mi è sembrato di essere come ventidue anni fa. Come se il tempo non fosse passato. Mi è venuto tutto d'istinto, naturale».

E con gli altri attori come si è trovata? Nel cast c'è anche Christopher Lambert.

«Mi sono trovata benissimo. Christopher è un grande professionista: guardare negli occhi un attore come lui, che ha fatto quei film e girato con quei registi, ti consente di lavorare molto bene e ti rende anche orgogliosa. Ma gli attori sono tutti bravissimi, per esempio Paola Tiziana Cruciani, meravigliosa, che fa la caposala matta. E poi c'è Marco Bonini».

Il suo nemico?

«Diciamo nemico, che poi, chissà che cosa succederà... Si dovrà innamorare questa dottoressa Giò, prima o poi?»

La dottoressa le somiglia?

«Sì. Dopo essere stata cacciata ingiustamente, con un'accusa infamante, e dopo che il tribunale ha sancito la sua innocenza, rientra in ospedale e per prima cosa si impegna per aprire un centro di aiuto per le donne vittime di violenza. Poi fa partorire una lesbica, fa fare coming out a un ragazzo gay...»

Si è allenata sul campo, per la parte?

«Lo avevo già fatto allora e l'ho rifatto. Per dieci giorni, ogni mattina alle 6 sono andata in sala operatoria, al Fatebenefratelli, con il professor Bonito. Sono stata con lui durante cesarei e parti naturali».

E come è andata?

«È stato meraviglioso. Ho visto un parto naturale bellissimo: il bambino aveva fuori appena la testa, tutto il resto del corpo era ancora nella pancia della mamma, eppure ha aperto gli occhi e ha iniziato a guardarsi intorno. Non lo dimenticherò mai. Sono innamorata perdutamente della dottoressa Giò».

E con le mamme in corsia?

«È stato buffo. Giravo in sala parto, vestita da dottoressa, e all'inizio erano sorprese. Le consolavo, dicevo: Respira, vedrai che sarà bellissimo. E subito diventava tutto normale».

Lavora tanto anche la dottoressa, come lei?

«Eh sì. Ha le emergenze, non dorme. E poi cerca di immedesimarsi nei problemi delle donne: è il medico che tutti vorremmo incontrare. Ne esistono, e mi sono ispirata a loro».

Domani riparte anche Domenica Live?

«Sì. Ci sarà in diretta il battesimo della figlia di Annalisa Minetti, dopo le polemiche. E poi Diego jr e Giana Maradona, la figlia che Maradona non ha mai incontrato fino a suoi 18 anni, per la prima volta in tv in Italia. E poi Christopher Lambert...»

Andrà in onda in forma «ridotta», giusto?

«Parte alle 17.20. Altrimenti fisicamente non ce l'avrei fatta. Non avrei tempo di preparare tutto».

Sta studiando anche un programma per la prima serata.

«Sì, sarà in prime time, al mercoledì. Partirà verso fine febbraio. Lo stiamo ancora scrivendo, ma diciamo che sarà un ampliamento di Domenica Live, con dinamiche diverse. Poi ci sono Pomeriggio Cinque, la Dottoressa Giò e il Grande fratello».

E come fa?

«Faccio, con amore e con passione».

Che cosa le manca?

«In questo momento mi manca il tempo. E poi basta. Quando vorrò fare bingo, condurrò sei programmi e anche Sanremo».

Per quest'anno è rimandato.

«Prima o poi... È una cosa che un artista che fa il mio lavoro dovrà fare».

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