Ana Mena: "Le polemiche su di me a Sanremo? Un po' le capisco"

La cantante spagnola farà il suo esordio al festival di Sanremo con il brano "Duecentomila ore". L'emozione è tanta: "Non dormo da un paio di notti"

Ana Mena: "Le polemiche su di me a Sanremo? Un po' le capisco"

“Sono un po’ nervosa, non dormo da un paio di notti”: il festival di Sanremo è alle porte, Ana Mena non nasconde la forte emozione. Tra le cantanti più amate in Spagna e con numeri da record – 36 dischi di platino e 2 dischi d’oro – la 24enne farà il suo esordio in gara con il brano “Duecentomila ore”, scritto a sei mani da Rocco Hunt, Zef e Federica Abbate e prodotto da Zef.

Una carriera in rapida ascesa tra musica e recitazione, ma il grande amore è certamente il primo: “La musica è la mia vita da sempre, voglio continuare a fare questo”. Tra l’esperienza all’Ariston, i progetti futuri e il capitolo pandemia, Ana Mena si è raccontata a tutto tondo...

Perché proprio Sanremo?

“A casa mia esiste un grande legame con Sanremo. Mia madre mi ha trasmesso il flamenco, mio padre l’affetto per la musica italiana. Ho ascoltato le canzoni di Mina, Ricchi e Poveri e tanti altri artisti. Sanremo lo seguo da tanto tempo. Onestamente ci provo da due anni, per fortuna quest’anno è stata scelta una nostra canzone e speriamo che piaccia”.

È il suo primo Festival, è spagnola ed è la donna più giovane in gara: come affronta questa tripla sfida?

“La affronto con grande emozione, non saprei spiegarlo a parole. Ho tante emozioni dentro, sono super carica ma anche super stressata. Lavorando molto, non vedevo l’ora di essere sul palco, ma nel corso delle prove mi sono emozionata. Sono felice di essere qui, di poter vivere questa esperienza e di poter raccontare la mia proposta. Spero di sfruttare questa occasione”.

Come ha reagito alle polemiche per la sua presenza in gara?

“Non ho letto tanto su queste polemiche, so che ci sono state. In parte le capisco, ma faccio il Festival con tutto il cuore e voglio fare un omaggio a questa musica che amo da sempre e che a casa mia ha significato tanto. Faccio tutto con grande rispetto e umiltà, in Spagna amiamo la musica italiana e naturalmente Sanremo. Partecipare alla kermesse è un sogno che si realizza e sono grata”.

Duetterà con Rocco Hunt in un medley nella serata cover…

“Sono contenta di condividere con lui un momento così speciale. Lui è molto importante per la mia carriera, abbiamo condiviso bellissimi momenti. Accanto a lui mi sentirò come a casa, abbiamo preparato un medley molto bello e fatto con il cuore: l’intenzione è quella di unire le generazioni con tre canzoni, ovvero ‘Il mondo’, ‘ Figli delle stelle” e ‘Se mi lasci non vale’”.

Quali sono i suoi prossimi progetti?

“Negli ultimi quattro anni non ho pubblicato album, ora sto ultimando un disco in italiano, il mio primo, e un disco in spagnolo. Sto lavorando con tanti amici e professionisti, sto dando il massimo. È molto diverso da quello che avete sentito da me, voglio fare sentire un altro lato di Ana Mena, più intimo. Potrebbe sorprendere”.

Il momento di Sanremo che le è rimasto più impresso?

“Mi hanno colpito tantissime canzoni della storia di Sanremo. Una canzone spesso suonata in casa e che significa tanto per me è ‘Canzone per te’ di Sergio Endrigo. Poi ci sono ‘La solitudine' di Laura Pausini, ‘La notte’ di Arisa e ‘Sarà perché di amo’ dei Ricchi e Poveri”.

In caso di vittoria, rappresenterebbe l’Italia all’Eurovision…

“Sarebbe molto bello. Sinceramente non ci ho pensato, sono concentrata sull’esibizione. Comunque, perché no? Sarebbe un modo per fare un omaggio all’Italia e anche alla Spagna, sarebbe come celebrare il legame tra questi due Paesi”.

Per chi fa il tifo tra i suoi colleghi in gara?

“Sono tutti bravi, ma scommetto su Gianni Morandi. Ma ci sono tanti artisti che ammiro in questo cast, davvero tutti…”.

Lo scorso anno hanno trionfato i Maneskin. Ora il gruppo sta riscontrando successo in tutto il mondo…

“Quello che hanno fatto loro è gigantesco, sono seguiti in tutto il mondo, sono un orgoglio. Mi piacerebbe molto conoscerli, stanno facendo delle cose molto, molto importanti”.

Ha lavorato con un maestro come Almodovar per il film “La pelle che abito”: con quale regista italiano le piacerebbe recitare?

“Io sono sempre stata connessa alla musica, mi piacerebbe fare qualsiasi cosa, che sia un progetto piccolo o un progetto importante. Qualsiasi proposta interessante sarebbe una sfida bella, da raccontare”.

In Italia c’è un grandissimo dibattito sui vaccini, in Spagna come affrontano il capitolo no vax?

“È molto

importante vaccinarsi, anche in Spagna ci sono gli scettici. Ma il vaccino è l’unica via per uscire da questa situazione, lo dimostrano i dati. Penso sia tutto molto chiaro: senza il vaccino non usciremo mai da questa pandemia”.

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