Non solo su Netflix, ma anche il catalogo di Amazon Prime Video sta aprendo le porte alla serialità made in Italy. C’è ancora molta strada da fare per raggiungere i grandi big, ma il Belpaese ha imboccato la strada giusta. Dal 5 novembre – e dopo la presentazione in anteprima alla festa del Cinema di Roma – sul nuovo colosso dello streaming debutta una comedy dolce-amara da non perdere. Stiamo parlando di Vita da Carlo. Creata da Carlo Verdone – sì, proprio il celebre attore romano – e con la collaborazione di Nicola Guaglione, la serie tv è una brillante satira della realtà che stiamo vivendo. Carlo Verdone, che dopo il cinema si lancia alla conquista del piccolo schermo (e di una tv fruita attraverso il web), realizza un progetto sobrio ma ambizioso, divertente e melanconico, intelligente ma sagace.
I 10 episodi da trenta minuti ciascuno che compongono la prima stagione di Vita da Carlo mettono in scena un racconto sui generis, che celebra Roma e tutte le sue bellezze (e le sue contraddizioni), facendo emergere il talento unico del mitico attore romano, che è considerato tra i personaggi dello spettacolo più talentuosi del nostro tempo. Da quattro decenni Carlo Verdone è il re della risata, e nella sua prima serie tv non smette di stupire e di far sorridere il pubblico.
L’autobiografia di un attore, di cosa parla Vita da Carlo
In una Roma splendida e illuminata da un sole caldo prende forma la storia di Carlo. Conosciuto da tutti per essere un attore comico capace di parlare al cuore del pubblico, nel privato è un uomo pacato che cerca di dare una nuova spinta alla sua carriera. Stanco di tornare al cinema nelle solite commedie e con i soliti personaggi, ingaggia uno sceneggiatore per scrivere un film esistenzialista da proporre al suo fido produttore. Ma nessuno riesce a vedere Carlo al di là dei suoi ruoli comici. E l’attore è costretto a scendere a patti pur di non deludere il pubblico e il suo produttore. La vita, però, gli riserva un inaspettato colpo di scena.
Un giorno, a causa di un video che è stato condiviso sui social, Carlo riceve la proposta di candidarsi come sindaco di Roma, unico baluardo per far risorgere la città dalle proprie ceneri. Passato lo stupore iniziale, l’attore pensa di poter abbracciare questa opportunità, ma dovrà bilanciare la sua vita privata costellata da molte figure fuori dagli schemi. Come l’amico Max che cerca di ravvivare il rapporto con la moglie; come l’ex compagno della figlia che diventa per Carlo una sorta di confidente. E come il suo addetto stampa, sempre pronto a scrivere un comunicato dell’ultimo minuto e che lavora da casa in uno stanzino angusto.
Una serie surreale che parla di famiglia e di affetti
Si ride con gusto durante la visione di Vita da Carlo. Gli episodi scorrono con piacere ma non sono mai né troppo prolissi né troppo fini a se stessi. La serie tv ha una sua identità ben precisa e non la perde mai neanche quando la narrazione barcolla tra l’episodio cinque e sei. Resta un prodotto molto originale, nonostante sia un’opera prima per un attore che ha lavorato solo al cinema. Non è solo un racconto di un uomo che vive della sua fama, ma è anche la storia di una persona comune, alla mano, che non nega un foto con i suoi fan.
E, soprattutto, è un racconto intimistico e simil-autobiografico in cui si conosce un inedito Carlo Verdone. Un Carlo che a ha cuore la sua famiglia e che –nella fiction- cerca di tenerla unita nonostante il divorzio; un Carlo che dispensa consigli a amici e conoscenti; un Carlo che crede nella forza dell’arte, del cinema e che crede nella forza della città di Roma. Più che una comedy è come se Verdone avesse scritto una serie sulle sue solide spalle e mostrare il pubblico l’uomo che c’è dietro l’attore.
Ma non è il "Carlo Verdone" show
Anche se non sembra, non è una serie in cui si celebra solo il personaggio di Verdone. Anzi, la comedy ha un cast di grandi stelle del cinema nostrano tanto da rendere lo show un racconto corale e stratificato. Max Tortora è semplicemente Max, l’amico di Carlo che accompagna l’attore nelle sue "disavventure". Monica Guerritore è Sandra, la ex moglie che è ancora profondamente legata a Verdone. Antonio Bannò è Chicco, che interpreta l’ex fidanzato di Maddalena (la figlia di Verdone) che non ha una casa in cui stare tanto da trasferirsi in pianta stabile nel bellissimo attico di Carlo. Il giovane Filippo Conti è Giovanni, il secondogenito dal carattere scontroso e irascibile. E infine Maddalena, la figlia che va a Londra a studiare, è interpretata da Caterina De Angelis e per lei questa è la sua prima prova di attrice.
La serie tv che nasce da una semplice "intuizione"
Come ha rivelato lo stesso Verdone in un’intervista riportata da Today.it, Vita Da Carlo è una serie che è nata per caso e per un’intuizione. "Dopo la fine di Benedetta Follia ho avuto modo di pensare a me stesso e a quanto può essere assurda la vita – rivela l’attore-. Volevo cimentarmi qualcosa di nuovo, che fosse diverso dai lavori che avevo portato a compimento. E così insieme a Nicola Guaglione abbiamo fatto crescere l’idea che avevo in mente e, solo in un secondo momento, ho pensato che fosse perfetta per una serie tv. L’intero copione? È stato terminato in appena due mesi e mezzo. Era proprio il progetto giusto da portare avanti".
Tra realtà e immaginazione, è stata realizzata una serie unica nel suo genere per il mercato italiano, che sta piacendo non solo ai fan storici dell’attore ma anche a chi, da poco, ha imparato ad apprezzare il genio di un comico sagace e verace.
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