“L’Italia è un Paese in difficoltà, ma pur sempre meraviglioso”. Barbara Palombelli commenta così le recenti vicissitudini politiche italiane in un’intervista concessa al Messaggero. La conduttrice è tornata in televisione con Forum e Stasera Italia. Stacanovista del piccolo schermo (quattro ore e mezza al giorno tra i due programmi su Rete 4 e Canale 5), la giornalista spiega qual è lo scenario che la attende nei prossimi mesi.
Innanzitutto la crisi che ha portato alla fine del governo Lega-Movimento 5 Stelle. “Non capisco – racconta – perché Salvini ha ritirato la fiducia, quello che ho sentito finora non mi ha convinto. È un mistero. Spero che il nuovo governo non cambi i due provvedimenti su reddito di cittadinanza e freno all’immigrazione clandestina”.
“Sono d’accordo con il reddito di cittadinanza – specifica subito –, per me è una questione di civiltà: bisogna sempre aiutare chi non ce la fa. Per fortuna sono 700mila le persone che ne hanno bisogno e non cinque milioni, come si temeva. Io farei anche di più: niente rette per l’asilo e le mense delle elementari”.
Barbara Palombelli: “Atteggiamento del Pd è ridicolo”
Il Conte bis formato da Pd e M5S funzionerà per un semplice motivo. “È un governo che non piace a nessuno, dai giornalisti alla gente, quindi... – ammette la Palombelli – Per il resto mi auguro che il centrosinistra rifletta sugli errori compiuti in questi anni. Andare contro le passioni della gente, in nome del politicamente corretto, ha ucciso tutto. Fare finta che non c’era, e non c’è, la paura dell’altro, lo snobismo contro quelli che vanno al Papeete, schifare chi desidera cose semplici, è assurdo. L’atteggiamento del Pd, partito di chi vive solo nei centri storici, è ridicolo”.
La conduttrice commenta infine la recente scelta di Ursula von der Leyen, che nominando il greco Margaritis Schinas a commissario alle questioni migratorie, ha battezzato il portafoglio, tra le polemiche, di “protezione dello stile di vita europeo”. La prima cosa che farebbe se fosse al governo sarebbe – dice la Palombelli – “varare un progetto europeo tipo Erasmus di servizio civile per gli immigrati: sei mesi di training per imparare la lingua, l’educazione, il rispetto. Insomma, usi e costumi.
Chi ha diritto di stare qui da noi ha anche il dovere di conoscere come si vive e come funziona la convivenza civile in Italia”.“Non dimentico come si stava male in passato – conclude la presentatrice –, quindi sono ottimista: questi forse sono i migliori anni della nostra vita e non ce ne rendiamo conto”.
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