Bello il "Far West" alle porte di casa nostra

Brado non è uno stato, ma è come se lo fosse

Bello il "Far West" alle porte di casa nostra

Brado non è uno stato, ma è come se lo fosse. Semplicemente, è un ranch dove vive - allo stato brado - Renato, marito disadattato, incapace e refrattario a vivere nel mondo. I cavalli sono bizzarri e selvaggi quanto lui e il figlio Tommaso, cresciuto in quel ritaglio di universo ma maldisposto verso quel padre scorbutico, se n'è andato verso un destino non certo più prestigioso. Lavora in un'impresa edile sospeso nel vuoto. E questa immaginifica condizione generale si alterna alla scuola di equitazione di papà, dove torna per lanciare nel mondo delle corse un puledro un po' bizzarro. Ma amore e morte bussano alle sgangherate porte di quell'angolo di Far West nella campagna nostrana.

L'evidente contrapposizione tra campagna e città all'ombra dell'immancabile dinamica padre-figlio - di fatto è il ritratto di mondi diversi non comunicanti - si riflette in tematiche di non facile approccio. Da un versante animalista, che significa rispetto verso la fauna e non certo votare il sole che ride ormai tramontato da ogni scenario politico, dispiace doversi confrontare con il mondo antropocentrico in cui domare un cavallo è cosa buona e giusta. Merita ricordare in proposito che gli equini non nascono per le corse, cui sono destinati con annesse scommesse, ma per vivere - anche loro - beatamente brucando e pascolando che poi è la loro funzione naturale, checché si dica.

Dietro questo paravento si nasconde un altro tranello a spasso con i tempi e i dibattiti. L'eutanasia, di fatto facile ai danni delle bestie, diventa una tentazione invincibile verso l'uomo. E se vivessimo in pace senza uccidere nessuno? A ognuno l'ardua risposta, dettata - si spera - dalla coscienza e non dalla moda. Resta il fatto che Brado, per essere un film italiano sembra un capolavoro, al cospetto di tante boiate nostrane.

Tuttavia è un film con spunti talora discutibili a livello di sceneggiatura, ma di indubbia qualità, sia nella convincente recitazione dei protagonisti, sia nel tessuto di un film che non farà rimpiangere gli euro spesi per il biglietto d'ingresso.

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