The Boys, quando i supereroi sono supercattivi

The Boys, serie tv di Amazon Prime Video, disponibile in catalogo dal 26 luglio scorso, mostra il lato oscuro dei supereroi il cui potere li ha corrotti

The Boys, quando i supereroi sono supercattivi

The Boys, la nuova serie tv originale di Prime Video, ci pone davanti il seguente quesito: e se i supereroi in realtà fossero supercattivi?

Ormai siamo sommersi dai cinecomics e dalle serie tv che raccontano le gesta dei supereroi. Che siano targati Marvel o DC Comics non importa, il supereroe che si vede può essere più o meno tormentato ma è sempre buono nei suoi intenti. The Boys, invece, fa vedere che non sempre è così.

The Boys è una serie tv composta da otto episodi, disponibile su Prime Video, basata sull’omonimo fumetto di Garth Ennis e prodotta, tra gli altri, dall’attore comico Seth Rogen. Il mondo che viene raccontato nella serie tv mostra l’ormai assodata presenza dei “Super” nella vita di tutti i giorni. Si tratta di persone con poteri incredibili, poteri che abbiamo conosciuto in altri fumetti e relativi film. Ad esempio c’è Il Patriota, capace di volare, invulnerabile, con occhi laser e vista a raggi x, oltre che super forza e costume a stelle e strisce. Abbiamo A-Train, l’uomo più veloce della terra. Abbiamo Queen Maeve, guerriera dalla straordinaria forza. E c’è anche Abisso, con tanto di branchie e capacità di controllare le creature marine. In altre parole Superman con un mix di Capitan America, Flash, Wonder Woman e Aquaman. Insieme ad altri formano “i 7”, una sorta di Justice League.

Immaginate per un attimo che i supereroi non siano quello che sembrano, cioè divinità scese dal cielo pronte a salvarci da una rapina o da un’aggressione. O meglio, che quella sia solo la facciata e che in realtà siano ipocriti, egocentrici e che nascondano terribili segreti. Nel corso degli anni in molti si sono chiesti se davvero i supereroi fossero senza macchia e al di sopra della giustizia. L’argomento è stato affrontato al cinema in due occasioni da Zack Snyder, prima con l’adattamento del fumetto di Watchmen, poi con lo scontro tra Batman e Superman, con entrambi i personaggi al centro del dilemma giusto/sbagliato. Ora, con The Boys, abbiamo una trattazione in formato serie tv, la quale mette a nudo il lato oscuro dei paladini della giustizia. Di fronte a noi ci sono eroi adorati dalla popolazione mondiale, non solo per le loro imprese, ma anche per la grande campagna di marketing messa in piedi dal colosso che gestisce la loro immagine e le loro missioni, la Vought Corporation. In altre parole dei burattini in mano ad una multinazionale.

Quindi, se i “Super” non sono chi dicono di essere, allora spetterà ai “normali” fare luce sulla loro vera natura. Hughie Campbell (Jack Quaid) da felice fidanzato e commesso di un negozio di elettronica viene reclutato da Billy Butcher (Karl Urban), uomo dal misterioso passato e dai modi spiccioli, il quale metterà in piedi una squadra contro i tanto odiati “Super” per smascherarli. I metodi discutibili di Butcher sono la risposta all’ipocrisia dei “Super” e senza alcun potere, ma forte della sua rabbia, guida la vendetta delle persone comuni.

Il tono di The Boys è dark, lo è nella sua parte di commedia, lo è nelle sue scene di combattimento. Una versione cruda del mondo dei supereroi che fino ad ora abbiamo visto solo con Watchmen, e che verrà affrontata nuovamente nell’omonima serie tv firmata da Damon Lindelof per HBO.

L’uscita di The Boys, forse, rompe le uova nel paniere alla prossima creatura di Lindelof, ma a fronte di un incredibile numero di film e serie tv che raccontano di eroi puri, siamo ben contenti di vedere sia The Boys che Watchmen, in cui i buoni non sono poi così buoni. Imperdibile per gli appassionati del genere.

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