Burton e del Toro, gli esteti della paura colpiscono ancora

Il regista di "La sposa cadavere" resuscita gli Addams e quello di "La forma dell'acqua" cura una serie horror

Burton e del Toro, gli esteti della paura colpiscono ancora

Los Angeles. Otto horror in otto puntate, accomunate da una firma importante, quella del produttore esecutivo Guillermo del Toro. Il quale, quasi contemporaneamente alla sua versione di Pinocchio, porterà su Netflix dall'autunno Cabinet of Curiosities, un'antologia di otto storie sinistre, molto diverse fra loro ma tutte ugualmente inquietanti. Nel cast ci sono Sofia Boutella (La Mummia), F. Murray Abraham (Homeland), Tim Blake Nelson (Fratello dove sei) e l'ex compagno di avventure di Harry Potter, Rupert Grint. Del Toro non sarà però alla regia. «La mia intenzione con questo progetto - dice il film maker - è quella di dar voce a talenti più o meno conosciuti del genere horror». Le firme dunque sono quelle della regista di Twilight, Catherine Hardwicke e di vari altri giovani autori fra i quali l'italoamericano Vincenzo Natali.

D'altra parte il regista di La forma dell'acqua e di Il labirinto del fauno ha il suo bel da fare nel portare a termine la sua rilettura della favola di Collodi, che arriverà anch'essa su Netflix da dicembre dopo essere approdata in sala negli Stati Uniti a novembre, in tempo per la corsa agli Oscar. Sarà un Pinocchio animato, raccontato dalla voce fuori campo del Grillo Parlante, e promette un racconto più dark di quello creato da Collodi e riproposto più volte al cinema e in televisione. Pinocchio, il ragazzo di legno - così viene chiamato nel film - è scolpito da Geppetto dopo aver perso un figlio vero. «È una storia d'amore e di perdita», spiega il Grillo nel trailer.

Netflix promette una grande stagione di cinema da brividi d'autore subito dopo il caldo dell'estate. Oltre a Guillermo del Toro ci sarà anche Tim Burton, il regista di successi come La sposa cadavere e Edward Mani di Forbice, a firmare una nuova versione delle avventure della Famiglia Adams, dal titolo preciso: Mercoledì. Infatti la protagonista di questa nuova serie sarà proprio Mercoledì Adams, la ragazzina dalle lunghe trecce nere la cui versione più famosa è stata quella interpretata da Christina Ricci, nel cast di questo nuovo progetto. Per sopraggiunti limiti di età non sarà la giovane Mercoledì, ruolo che invece è affidato alla non ancora ventenne Jenna Ortega, ma probabilmente interpreterà - anche se non c'è una conferma ufficiale - una versione più adulta della protagonista. Catherine Zeta-Jones sarà mamma Mortisia e Luis Guzmán sarà il patriarca Gomez. Nel cast anche Gwendoline Christie e Thora Birch, la biondina che fece il bagno nei petali di rosa in American Beauty.

«Sarà un racconto di formazione, con Mercoledì che frequenta il liceo Nevermore Academy, ma anche un giallo, con la protagonista impegnata a risolvere, con l'aiuto delle sue doti di medium, una serie di omicidi che stanno terrorizzando la cittadina della scuola, e un mistero che riguarda i suoi stessi genitori», fanno sapere da Netflix in un comunicato. La data di uscita non è stata ancora annunciata, ma molti la ipotizzano intorno alla festa di Halloween. Burton, che di Mercoledì è anche il produttore esecutivo, è qui al suo debutto come regista televisivo.

Forse non tutti ricordano che la famiglia Adams nasce da una striscia comica del 1938, così come al mondo dei fumetti appartiene anche The Sandman, recentissimo successo del canale di streaming nato dalla matita di Neil Gaiman per DC Comics ed elogiato, con un post su Twitter, dal re degli scrittori horror, Stephen King.

La storia di questa produzione è lunga e faticosa, risale addirittura agli anni Novanta, quando Warner Bros. aveva acquisito i diritti del fumetto, uscito fra il 1989 e il '96, per farne un film. Il progetto però, dopo varie false partenze e una cessione alla consorella New Line, era stato accantonato. Nel 2019 Netflix decise di acquisire - si dice, a un prezzo da capogiro - i diritti da Warner Bros. e finalmente la serie, in 11 episodi, è riuscita a vedere la luce. Tom Sturridge interpreta il protagonista, Morfeo, e la seria racconta della sua cattura da parte di una strega che riesce a tenerlo in trappola per un centinaio d'anni. Quando finalmente fugge, trova il suo regno dei sogni in un terribile stato di decadenza. Dovrà così riportare le cose alla normalità e correggere gli errori che gli uomini hanno fatto negli anni della sua assenza. «Morfeo non è una divinità.

Per essere un dio, gli uomini devono credere in te. Morfeo esiste, che gli uomini credano in lui oppure no», spiega Sturridge che non conosceva il fumetto prima di essere coinvolto nel progetto, ora fra i più visti su Netflix.

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