CHARLENE Osservando la firma (clicca qui) di Charlene, principessa di Monaco, con quella lettera “C” aggrovigliata, si coglie un legame affettivo emotivo alla sua famiglia d‘origine, soprattutto alla figura paterna: è proprio ciò che la ha permesso di sfondare e di essere protagonista nella vita sociale. Dotata di una intelligenza introspettiva, attenta scrutatrice, con abilità di verifica e di critica, ella è senza dubbio capace di gestire in modo assai consapevole le proprie emozioni dando quindi valore al sentimento (vedi grafia minuta ed essenziale nel tratto). Il notevole senso della misura le permette un comportamento e uno stile di vita che la rendono unica. L’essenzialità delle forme grafiche, sia nel modo di scrivere il cognome sia nel definirsi “Charlene di Monaco” dimostra la sensibilità e il rispetto del ruolo occupato, anche se per tenacia è attenta a non lasciarsi condizionare dall’etichetta, vivendo tutto in “chiave“ personale. Nonostante l’irrigidimento e una certa chiusura (vedi grafia piccola, parallela e pendente a destra) ella è persona sensibile e bisognosa di corresponsione affettiva per cui mal sopporta le frustrazioni che possono, a torto o a ragione, derivare da un rapporto ritenuto insoddisfacente e non in linea con le sue aspirazioni. Non è infatti persona facile da “pilotare”.
ALBERTO DI MONACO Dall’analisi delle poche righe di scrittura e dalla firma emerge una personalità molto complessa e affettivamente provata, probabilmente anche per la carenza materna (vedi grafia pendente e accurata) che può aver prolungato il bisogno di supporti affettivi e di iper-protezione cercando di lenire quel sottofondo di frustrazione che ha dominato e domina tuttora la personalità del Principe (vedi grafia leggera, tagli della lettera “t” rafforzati e una croce nella lettera “M”). Ciò denuncia quanto Alberto di Monaco, al di là delle apparenze, non abbia saputo o potuto superare il distacco traumatico dalla madre, che ha lasciato una ferita che non si è mai rimarginata dal tutto con le dovute conseguenze. Ecco perché egli fatica a coniugare la relazione affettiva con le responsabilità delle sue funzioni nel Principato; oneri per lui troppo gravosi e un’affettività tormentata hanno dato luogo a un comportamento di dipendenza.
Una lotta che ha sempre condizionato il suo vissuto che definire gravoso è dire poco. Riassumendo possiamo affermare che il modo di vivere il rapporto coniugale è assolutamente diverso, come differente è stato il condizionamento educativo in entrambi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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