L'eredità è uno dei gameshow più popolari della televisione italiana. È una radicata tradizione italiana fin da quando Mike Bongiorno negli anni Cinquanta fermava l'Italia con il suo Lascia o raddoppia? in onda sul primo canale. L'eredità di Flavio Insinna ha un grandissimo bacino di pubblico che attende le 18.45 per iniziare a giocare. Tuttavia, il programma di Rai1 è ora al centro di una questione diplomatica di spessore, lontana dal clima di leggerezza che contraddistingue il programma, per una domanda inerente Israele.
Il conduttore ha posto una domanda in apparenza semplice e normale alla concorrente, che però nascondeva insidie politiche di grande rilevanza. "Qual è la capitale di Israele?", ha chiesto Flavio Insinna. Lei ha risposto quasi senza esitazioni: "Tel Aviv". La correzione del conduttore di Rai1 è arrivata immediatamente: "No, Gerusalemme". Questo rapido scambio di battute tra conduttore e concorrente ha fatto esplodere il caso diplomatico, perché attorno alla capitale di Israele c'è una questione irrisolta da anni. Tel Aviv è stata capitale e tutt'oggi ospita un elevato numero di ambasciate. Tuttavia, Israele ha deciso che la sua capitale sia Gerusalemme, nonostante questa non sia attualmente riconosciuta da una parte della comunità internazionale, in primis l'Onu. Inevitabili le contestazioni giunte alla Rai per questo scivolone diplomatico.
"A quanto pare nel corso della trasmissione #Eredità, alla domanda 'la capitale di Israele', la concorrente che giustamente ha risposto Tel Aviv si è sentita dire che 'no, la capitale di Israele è Gerusalemme'. La Rai Radio Televisione Israeliana colpisce ancora #Hasbarà", si legge in uno dei tanti commenti su Twitter, dove è stata criticata la scelta del programma. "Gerusalemme è la capitale di Israele, con buona pace della sinistra, dei palestinesi e degli antisemiti", ha scritto qualcun altro. "Evitare domande simili in un quiz che richiede una risposta secca", ha chiesto qualcuno, vista la complessità sullo status di Gerusalemme. Ovviamente sono discordi i pareri sulla questione. L'episodio ha suscitato molto clamore nella comunità palestinese, tanto che Repubblica riferisce che sia stato organizzato un sit-in di protesta a Roma sotto la sede di Viale Mazzini.
Il quotidiano spiega che i dirigenti Rai avrebbero giustificato le ragioni della correzione nelle indicazioni fornite da Wikipedia e dalla versione online dell'enciclopedia Treccani. A rilanciare l'iniziativa, che si è tenuta lo scorso 28 maggio, anche Chef Rubio, che con un tweet ha fornito il suo supporto alla protesta: "Gerusalemme è la capitale della Palestina".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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