A New York è iniziato il processo contro Harvey Weinstein, produttore cinematografico accusato di molestie da numerose donne. L'inchiesta a suo carico è iniziata solo nel 2017 a seguito del movimento MeToo, che si è costituito spontaneamente per denunciare le ripetute molestie sessuali non gradite da parte dell'uomo.
Oggi, mercoledì 22 gennaio, Harvey Weinstein si è presentato davanti alla corte con il suo solito passo claudicante. Non aveva con sé il deambulatore, che da qualche anno lo accompagna costantemente. Il produttore ha 67 anni e pare sia cagionevole di salute ma questo non rappresenta un impedimento per procedere con la causa penale nei suoi confronti. Il caso Weinstein ha scosso l'opinione pubblica molto più di altri, soprattutto per i nomi noti che hanno deciso di denunciare pubblicamente le molestie subite dall'uomo nel corso degli anni.
All'inizio del mese, durante la prima seduta del processo che vede Harvey Weinstein come unico imputato, fuori dal tribunale di New York si sono radunate numerose persone per protestare contro il produttore mentre, poche ore fa, non si è registrato nessun assembramento. La procura di Stato di New York, nonostante l'età avanzata di Harvey Weinstein, sembra non voler fare sconti all'uomo, che è stato presentato come un "predatore sessuale e uno stupratore". I fatti incriminati risalgono al 2013, quando Weinstein avrebbe violentato una donna in una camera d'albergo e ne avrebbe costretta un'altra, nel 2006, ad avere un rapporto orale. Di tutte le accusatrici del produttore, solo queste due sono arrivate a processo. Tutte le altre, o almeno la maggior parte, hanno deciso di accettare un accordo extra-giudiziale. Harvey Weinstein avrebbe elargito complessivamente una somma pari a 30milioni di dollari.
Il vice procuratore distrettuale ha preso la parola nel corso della seduta e non ha utilizzato mezzi termini per rivolgersi all'uomo: "Nel corso delle testimonianze vedrete che quell'uomo seduto a un lato dell'aula, nonostante le apparenze, non è un anziano inoffensivo, ma un predatore sessuale e stupratore." La seduta odierna è stata anche utilizzata per rendere nota l'identità della donna che ha denunciato i fatti del 2013: lei è Jessica Mann, un'aspirante attrice che incontrò Weinstein con la speranza di un lavoro. "Jessica era rimasta in trappola, convinta di non uscirne più, mentre lui era diventato sempre più esigente, sempre più violento e disgustoso. Scoprirete, che Jessica stava morendo dentro", ha attaccato il vice procuratore.
Nel caso in cui il tribunale arrivi alla condanna, Harvey Weinstein rischia l'ergastolo per il reato di predatore sessuale, che si profila quando a un
imputato vengono attribuiti due o più stupri. La fine del processo è al momento fissata per marzo, al termine di circa 8 settimane di udienze con dibattimenti e ascolto dei testimoni. Solo allora si arriverà alla sentenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.