Susan Sarandon: "Quello che esce dalla bocca di Trump è così ridicolo"

In una lunga intervista Susan Sarandon ripercorre il viale dei ricordi, non dimenticato un duro affondo alle politiche del presidente Trump

Susan Sarandon: "Quello che esce dalla bocca di Trump è così ridicolo"

Fin dall’inizio della sua carriera Susan Sarandon è sempre stata un’attrice fuori dagli schemi. Attivista e sostenitrice del potere alle donne, dimostra il suo spirito indomito anche nell’ultima intervista che ha rilasciato a Vanity Fair. La Sarandon regala una dura stoccata alle politiche di Trump.

"Quello che esce dalla sua bocca è così ridicolo, così stupido che ogni tanto sono tentata di ridere. Ma sta causando troppi danni e questo lo rende meno divertente – afferma-. Trump è la caricatura di un fascista. Non penso che si renda nemmeno conto delle sue azioni. Gli importa solo una cosa: stare al centro del palcoscenico di un mondo che non comprende. È terrificante che non sappia mai chi ha di fronte e il suo background".

Con più di 160 film all’attivo, fra commedie e film di alto profilo, ora è nelle sale con il film di "La mia vita con John F. Donovan", in un ruolo che ha fatto molto discutere. "Gli elettori di Trump non si rendono conto della realtà dei fatti per un semplice motivo: non esiste più il giornalismo negli Stati Uniti – continua nel suo attacco -. I giornalisti hanno perso il senso della sfida e lui può dire quello che vuole, può mentire tutto il tempo, senza conseguenze. Sono i giovani la speranza".

Pungente è l’idea che ha su Woody Allen alla luce di quanto è accaduto nell’ultimo anno. "Non lo giudico per i suoi film, anche se li trovo davvero poco interessanti, specialmente gli ultimi. Sto solo parlando dell’uomo e dei suoi comportamenti – rivela -. C’è una lunga storia alle sue spalle e non ha mai pagato per questo. Mi riferisco al fatto che ha sempre cercato relazioni con donne molto più giovani di lui". Una parola di sincero affetto l’attrice la rivolge invece a Papa Francesco. "A differenza del precedente, Ratzinger, lo adoro. Francesco ha davvero cercato di buttare fuori i mercanti dal tempio – continua-. Lui si vede come il Papa della gente e si comporta di conseguenza". Questo perché è molto fiera delle sue origini italiane. "I miei 72 anni? Sono inverosimili. Quando mi guardo allo specchio penso: “Oh, questo è davvero il mio aspetto? Mi sentivo molto più giovane di così” – continua durante l’intervista -. L’effetto collaterale della mia età sul lavoro? In quasi ogni sceneggiatura che ricevo sto morendo o sto aiutando qualcun altro a morire".

L’intervista è anche una corsa sul viale dei ricordi in cui Susan Sarandon ricorda persino il legale che ha avuto con il compianto David Bowie. "Siamo stati tre anni insieme. Considero una fortuna essergli stata così intima – afferma -. Era un artista che si poneva sempre nuove domande e accettava il rischio della risposta. E un uomo incredibilmente dolce". Nel 1975 fu il mitica grazie al musical The Rocky Horror Picture Show ma la consacrazione arriva con Thelma e Louise sacrificano la vita. "Non avevamo la minima idea che il film avrebbe causato un tale putiferio – racconta Susan Sarandon - .

Per tutti noi, stavamo facendo un film di cowboy, solo con camion e donne invece di cavalli e ragazzi. In realtà, senza volerlo e senza saperlo, abbiamo portato allo scoperto ciò che di minaccioso la donna rappresenta per gli uomini. Il desiderio di libertà e d’indipendenza".

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