Il coro prevenuto e stonato dei giornalisti Rai contro il nuovo show mattutino di Fiorello

Il presentatore è campione di ascolti ma Fuortes è costretto a fare retromarcia

Il coro prevenuto e stonato dei giornalisti Rai contro il nuovo show mattutino di Fiorello

Dunque: c'è il più grande showman italiano vivente che accetta di tornare in Rai. Quello stesso showman, per rinfrescarci la memoria, che raccoglie ascolti da urlo ogni volta che appare, lo stesso che regala monete sonanti alla concessionaria di pubblicità, lo stesso che si è tenuto sulle spalle, insieme ad Amadeus, il più d0ifficile Festival di Sanremo di tutti i tempi, in piena pandemia e con la platea deserta. E che succede? I giornalisti della Rai non lo vogliono, eh no, perché il suo show, pensato per la mattina presto (tra le sette e le otto), interrompe il «flusso dell'informazione» ed è «uno sfregio» al loro «impegno quotidiano». Dunque molto meglio raggranellare pochi ascolti (la mattina di Canale 5 batte regolatamente quella di Raiuno) e lasciare a casa il fuoriclasse oppure spedirlo in altre fasce orarie, alle nove (dove c'è Unomattina). Ma ce lo vedete voi Fiorello, che all'alba ha già fatto il giro del suo quartiere, passato per l'edicola di fiducia e letto tutti i giornali aspettare fino alle nove? A quell'ora si è già ammosciato Ma va proprio così: i giornalisti del Tg1, tramite il sindacato interno, fanno sapere che faranno opposizione durissima contro il progetto dell'azienda che prevede, appunto, il ritorno del presentatore con Via Asiago 10!, un morning show in multicasting su Raiuno, Radio 2 (con sede appunto in via Asiago) e RaiPlay. Data di partenza: il 28 novembre con un anticipo di rodaggio sulla piattaforma web dal 7 dello stesso mese. Una protesta arrivata dritta al segno: ieri pomeriggio l'Ad Rai, Carlo Fuortes, ha fatto sapere che la collocazione di Fiorello è «ancora in fase di definizione», quindi potrebbe andare in onda anche sul secondo o terzo canale. Insomma, il capo della Rai ha fatto retromarcia, ma è veramente strano pensare che non avesse messo in conto una reazione veemente dei giornalisti del Tg1.

Questi si sono infuriati perché quello guidato da Fiorello sarà un «programma satirico di intrattenimento», che toglierebbe spazio all'informazione della testata guidata da Monica Maggioni. A parte che una battuta dello showman siciliano è più incisiva di tutti telegiornali messi insieme, Fiore - come ci ha mostrato in tanti anni di Edicola - è in grado di captare le notizie come pochi reporter.

Certo è vero che è stato fatto uno sforzo notevole per distinguere Tg1 e Uno Mattina rispetto a quel pasticcio che era prima lo spazio del mattino che mixava intrattenimento e informazione, è vero che Monica Maggioni sta imprimendo una connotazione diversa, più moderna e prestigiosa, al notiziario del primo canale, ma come si fa a dire di no a uno come Fiore che darebbe un grande slancio a tutto questo lavoro anche solo per il traino di ascolti che porterebbe? E che si sarebbe inserito perfettamente nel «flusso di informazione».

Lui è uno che ci pensa cento volte prima di tornare in tv e se vede un clima ostile, si tira indietro. Odia gli scontri. Figuriamoci un'intero tg contro. Ora, quando si saprà orario e giorno di collocazione, vedremo se sarà lui ad accettare. O resterà a girare i teatri dove ha fatto il sold out in tutte le date.

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