Cristiana Dell’Anna, da spietata Patrizia di Gomorra a sogno erotico

Cristiana Dell’Anna, l’interprete di Patrizia in ‘Gomorra’, è diventata un sogno erotico per tanti fan. Almeno stando a quanto rivelato da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, il duo del programma ‘I Lunatici’. Ospite della trasmissione di Rai Radio 2, l’attrice della serie tv – che stasera conclude la sua quarta stagione – ha scoperto con sorpresa questa passione di parte del pubblico.

“Vedere Patrizia in maniera un po’ più estesa – racconta Dell’Anna – ha favorito questo, anche se è la prima volta che sento questa cosa. Qualcuno su Instagram mi chiede sempre foto dei miei piedi. Ci sono parecchi fissati con questa storia, non so perché”.

Nel corso dell’intervista, l’attrice ha spiegato che per entrare a far parte del cast di ‘Gomorra’ ha dovuto superare tantissimi provini. “Uno dei quali – rivela – con il jet leg, perché avevo mentito spudoratamente alla mia agenzia dicendo che era in Italia quando invece ero a Los Angeles e loro volevano per forza vedermi dopo due giorni. Quando ho saputo di aver ottenuto la parte ero a casa, se lo ricorda molto bene mio fratello più piccolo, quando è arrivata la telefonata ho iniziato a saltare come un canguro”.

Cristiana Dell’Anna: “Polemiche su Gomorra? Inutili”

Classe 1985, Cristiana Dell’Anna ha capito che avrebbe voluto fare l’attrice a 13 anni: dopo aver visto ‘Titanic’ si era innamorata di Leonardo DiCaprio. “Avrei voluto fare tanti mestieri – spiega – il medico, l’avvocato, l’astronauta. Ho capito che facendo l’attrice forse avrei potuto farli tutti. In famiglia non l’hanno presa bene. Il mestiere di attore non viene considerato un mestiere classico. Un po’ è anche colpa del Paese in cui viviamo. Sono andata via di casa a 17 anni, non era facile fare l’attore. E anche quando dovevi scrivere sulla carta d’identità quale mestiere facevi, quando dicevi ‘attore’ ti chiedevano se fosse legale”.

Il personaggio di Patrizia è uno dei più amati dagli spettatori di ‘Gomorra’, una serie spesso criticata per dare un’immagine di Napoli che a molti non piace.

Su questo punto, Dell’Anna ha le idee chiare: “Sono polemiche inutili, chi le mette su non fa altro che darci una mano, perché nel bene o nel male ci fa pubblicità. Noi raccontiamo un aspetto, non solo di Napoli, ma anche di Londra, Bologna, la Spagna, non ci fermiamo in un solo ruolo. La drammaturgia riguarda quell’aspetto”.