Daniel Radcliffe scopre il suo passato e si commuove in tv

Harry Potter scoppia in lacrime durante la trasmissione "Who Do You Think You Are?": l'attore scopre per la prima volta la storia tragica del bisnonno Samuel

Daniel Radcliffe scopre il suo passato e si commuove in tv

Soltanto ora che ho scoperto tutto ciò che la mia famiglia ha passato mi sento veramente legato a queste storie”: così Daniel Radcliffe ha commentato le vicissitudini dei suoi antenati, il bisnonno Samuel Gershon e il prozio Ernie McDowell, che l’hanno condotto alle lacrime davanti alle telecamere. Ospite del programma di BBC One Who Do You Think You Are?, che indaga sull’albero genealogico di famose star del mondo dello spettacolo, l’interprete di Harry Potter è scoppiato a piangere quando ha scoperto le commoventi vicende della sua famiglia.

La parabola più toccante è senza dubbio quella del bisnonno Samuel, morto suicida all’età di 43 anni. L’uomo, ebreo e proprietario di una gioielleria ad Hatton Garden, fu vittima di una rapina nel 1936. Accusato ingiustamente di aver simulato quel furto per poter incassare il premio in denaro dell’assicurazione, Sam si tolse la vita perché scosso e sdegnato dal comportamento antisemita delle forze dell’ordine.

Daniel Radcliffe scopre il passato dei suoi antenati

Gli ebrei – disse uno dei poliziotti, come reso noto dal Sunsono spesso responsabili della distruzione dei propri esercizi commerciali”. Quell’onta fu difficile da affrontare: Gershon scelse di compiere quel gesto così estremo e la famiglia, colpita dalla vergogna, decise di cambiare cognome da Gershon a Gresham. “È davvero scioccante – ha detto l’attore durante la trasmissione – rendersi conto che il solo essere ebreo costituisse una prova”.

Durante la puntata di Who Do You Think You Are?, Daniel Radcliffe ha anche ritrovato alcune lettere inviate dal prozio Ernie McDowell, morto durante la Prima guerra mondiale, alla madre Elizabeth e alla fidanzata Jeanie. Pure il destino di zio Ernie è stato sfortunato: fu l’unico dei quattro fratelli a non fare ritorno dal fronte.

La storia di Ernie, tuttavia, era già nota a Radcliffe: l’attore, che ha superato un periodo difficile dopo essere stato quasi distrutto dalla fama, ha “usato” le avventure del prozio per il film My Boy Jack, biopic sullo scrittore Rudyard Kiplinge e sui metodi che usò per mandare suo figlio Jack in missione durante la Grande

guerra.

Ho tenuto la foto di Ernie con me – ha spiegato Daniel – per cercare di stabilire un legame con quel periodo. Ora so cosa significherebbe lasciar partire i figli per la guerra”.

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