Docufilm d'animazione sulla fuga dalla guerra

Amin è un nome di fantasia ma nasconde un volto in carne e ossa. La sua è una storia di emigrazione e di diversità

Docufilm d'animazione sulla fuga dalla guerra

Amin è un nome di fantasia ma nasconde un volto in carne e ossa. La sua è una storia di emigrazione e di diversità. Incrocia l'Unione sovietica fine anni Settanta, ai tempi dell'invasione in Afghanistan, dove Amin è nato e cresciuto. La sua è una di quelle fughe della disperazione dove il rischio era passare di male in peggio. E così avvenne. Dalle grinfie della polizia del Cremlino ci si liberava solo regalando denaro che inevitabilmente impoveriva il disgraziato di turno. I conti con i trafficanti di profughi fanno il resto ma Amin riesce ad arrivare in Danimarca. È ancora un ragazzo ma ha voglia da vendere. E oggi a 36 anni è un apprezzato docente universitario. Nei tragitti in treno per raggiungere la scuola fa amicizia con Jonas e il progetto di lavorare insieme e raccontare le proprie peripezie passate nasce in quegli anni. Eppure decanta. Amin ha trovato pace ma non è pronto a togliere il velo al suo passato di sofferenza e povertà. Di marginalità fatta di sofferenza ai piedi del tracotante. Del Potere. Il coraggio e la libertà di rivivere la sua tragedia nascono spontanei alla viglia delle nozze con Caspar, il compagno di Amin. E quello che era un caso di immigrazione sofferta diventa anche un esempio di riscatto sociale e sessuale con l'ammissione della propria omosessualità. Le vicende diventano un documentario, lontanissimo però da quello che si intende normalmente con questo genere cinematografico, perché Flee - questo il titolo del film - è sì una testimonianza, raccontata però attraverso i disegni animati. La tutela della privacy del protagonista diventa così un fatto compiuto, nascosto da quello pseudonimo che non ha impedito alla freschezza del racconto di farsi strada a Hollywood.

Flee ha collezionato ben tre candidature - film internazionale, opera di animazione e documentario - agli Oscar che verranno consegnati domenica 27. È un cartoon per adulti, insomma, ma gli insegnamenti sono rivolti tanto ai grandi quanto agli adolescenti perché i valori della tolleranza e della pace vanno insegnati fin da piccoli.

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