"Paolo Bonolis non mi ha mai cercato per sapere come sto, neanche persone a lui vicine mi hanno mai contattato", ha detto in una lunga intervista al Corriere della sera Gabriele Marchetti, il concorrente di Ciao Darwin rimasto paralizzato dopo un incidente durante il gioco del genodrome. Parole che hanno sollevato una grande eco mediatica ma che sono state rettificate dal legale difensore dell'uomo, che sempre dalle colonne del Corriere della sera ha smorzato i toni di quelle dichiarazioni.
"Paolo Bonolis ha chiamato una volta la moglie e una volta il figlio di Gabriele Marchetti. Queste due telefonate sono avvenute nei giorni successivi all’incidente. Qualche mese dopo, invece, la moglie di Bonolis ha cercato la moglie di Marchetti, perché interessata a sapere come stesse il mio assistito", ha dichiarato l'avvocato Federica Magnanti, legale difensore di Gabriele Marchetti. Tutto rientrato, quindi, anche la querela che era stata sporta dall'uomo nei confronti di Rti. Infatti, sempre stando a quanto riportato dal Corriere della sera, il concorrente di Ciao Darwin ha ritirato la querela sporta contro i responsabili della trasmissione dopo aver ricevuto un risarcimento danni da parte di Rti, sulla cui entità, però, si mantiene il più stretto riserbo per motivi di privacy.
Ciò non toglie che la vita dell'uomo sia cambiata drasticamente dopo l'incidente di Ciao Darwin, che gli ha causato una tetraparesi permanente. "Le mie giornate sono noiose e molto lunghe poiché non posso fare niente, nessuna attività. Sono completamente privo di autonomia e dipendo totalmente da mia moglie Sabrina e mio figlio Simone per lo svolgimento di ogni atto quotidiano", ha detto Marchetti. Un dramma indicibile che ha coinvolto tutta la famiglia che, fino a quel momento, aveva vissuto un'esistenza senza troppi scossoni.
Quel 17 aprile 2019, però, la loro vita è stata stravolta in pochi minuti. La corsa sui rulli del genodrome, uno dei momenti più amati dal pubblico della trasmissione, si è trasformata in una tragedia per quella famiglia. "Ero finito in acqua a testa in giù, con le gambe rannicchiate e le braccia raccolte.
Pensavo che sarei affogato perché non riuscivo a muovere nulla. [...] Quando ho saputo che sarei stato tetraplegico per sempre per me è stato il crollo totale", ha raccontato l'uomo, la cui vita è cambiata per sempre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.