Emily Ratajkowski si dimostra molto critica verso il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. A far infuriare la modella, una decisione recente dell'amministrazione Usa: i datori di lavoro potranno decidere di negare la copertura assicurativa alle dipendenti che ricorrono a contraccettivi d'emergenza.
Si parla quindi di pillola del giorno dopo, anziché di aborto: alcuni fan, dati i recenti dibattiti sul tema, hanno infatti confuso sui social la battaglia della modella. Ratajkowski ha pubblicato su Instagram uno scatto d'epoca, che ritrae manifestanti femministe, ricordando i diritti inalienabili per le donne.
"Il diritto di una donna alla contraccezione non dovrebbe essere basato sul suo reddito - ha scritto la top model -la contraccezione è assistenza sanitaria, l'assistenza sanitaria è un diritto civile". In altre parole, Ratajkowski riprende un concetto illuminista, secondo cui il controllo delle nascite sarebbe correlato alle necessità di salute della donna. A margine della protesta, in un'altra foto pubblicata poche ore prima sul social network, la celebrità appare inoltre in topless.
Non è la prima volta che la modella protesta contro Trump: già immediatamente dopo le elezioni dello scorso novembre, Ratajkowski era apparsa in topless su Instagram per ribadire uno slogan femminista: "Il corpo è mio e decido io". La giovane è stata una sostenitrice della prima ora di Bernie Sanders, sconfitto alle primarie del Partito Democratico da Hillary Clinton.
È probabile che altre star si accodino alla protesta di Emily.
Le scelte di Trump sulle politiche femminili scatenano da sempre un dibattito tra le star sui social, difficile quindi pensare altre celebrità non decidano di unirsi alla battaglia. Tanto più che, a quanto sembra, anche la legge sull'aborto potrebbe cambiare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.